In vista del ‘Dibattito Pubblico’ che dovrà affrontare la questione della discesa a Mare dell’Alta Velocità, i ragazzi delle Scuole Superiore di Sapri sono al lavoro per rielaborare l’idea del ‘Trasporto integrato’. Un vecchio progetto presentato alla fine degli Anni 80 dal ‘Comitato Civico 1987’ e dai Sindacati per dotare il Comprensorio di servizi moderni e sostenibili.
La felice posizione della stazione di Sapri – da sempre crocevia di tre Regioni e punto di riferimento per le popolazioni del Golfo di Policastro, Basso Potentino e Alta Calabria (circa 50 Comuni per una popolazione di oltre 200mila residenti) – presenta ogni peculiarità per ospitare la fermata dei treni veloci tra il Nord Europa e il Mediterraneo.
È, infatti, dotata di:
1) ragguardevole fascio di binari opportunamente attrezzato di platea di lavaggio
2) vecchio Deposito per la Locomotiva di emergenza
3) Posto Polfer, Bar, Dopolavoro Ferroviario e Albergo a pochi passi dai binari
4) sala d’attesa e servizi igienici, non presenti neanche nelle stazioni di Salerno e Napoli
5) ampio parcheggio all’interno della sede ferroviaria capace di ospitare centinaia di veicoli
6) funzionale strada di accesso alla stazione dai paesi limitrofi (collinari e marini), con possibilità di fermata e di sosta a pochi metri dall’ingresso dei locali ferroviari
7) Terminal Bus, a poche decine di metri dalla fermata dei convogli, con collegamenti anche verso le regioni limitrofe
8) la Città di Sapri è fornita, inoltre, di porto di IV classe (unico presente sul Mar Tirreno da Salerno a Gioia Tauro) che offre un servizio passeggeri per le Isole Eolie.
Ma le potenzialità dello Scalo capofila del Golfo di Policastro, inserito da oltre cento anni tra le stazioni di secondo livello nella rete ferroviaria nazionale – unico posto a metà strada da Battipaglia a Paola dove è possibile effettuare l’interscambio fra treni a lunga percorrenza ed interregionali verso nord e verso sud – vanno oltre, come evidenziato dal vecchio progetto partecipato una trentina d’anni fa alla Regione Campania.
Il programma di ‘Trasporto integrato’ prevedeva, tra l’altro:
– ‘Terminal Bus’ e parcheggio sotterraneo;
– la ‘Circolare del Golfo con Minibus’;
– la ‘Metropolitana leggera delle Tre Regioni’ (Bassa Campania, Potentino Meridionale e Alta Calabria);
Un progetto in sintonia con il PNRR
I minibus elettrici avrebbero permesso un’importante rete di connessione tra i diversi centri rivieraschi e collinari, i sub bacini ferroviari, il mare e la stazione di Sapri.
La Metropolitana ferroviaria garantiva un collegamento comodo, veloce e puntuale fra i treni veloci e il Cilento Meridionale/Golfo di Policastro.
Il Terminal Bus a pochi passi dalla sede ferroviaria realizzava l’ideale punto di raccolta del trasporto integrato: ferro, gomma (sostenibile) e mare; potenzialità negate ad altre stazioni.
Il progetto, perfettamente in sintonia con i dettami del PNRR, verrà opportunamente rielaborato dagli studenti del ‘Leonardo da Vinci’ di Sapri.
I ragazzi del Preside Corrado Limongi – già protagonisti al ‘Dibattito Pubblico’ sull’Alta Velocità con uno studio riguardante il gradimento dei viaggiatori sui vari servizi di trasporto – rappresenteranno le enormi potenzialità dello storico Scalo ferroviario di Sapri attraverso un progetto grafico e un plastico, corredati da video realizzati con dei droni, foto e una ricerca sui flussi passeggeri e dei turisti, con il coinvolgimento delle più importanti attività commerciali e ricettive del territorio.
Il progetto acquisito dall’Amministrazione Comunale di Sapri sarà partecipato agli altri Sindaci del Comprensorio, alla Comunità Montana, al Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, alla Provincia e alla Regione e verrà presentato al Prof. Roberto Zucchetti, coordinatore del ‘Dibattito Pubblico’ nuova linea Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria.
Un ottimo lavoro, quello svolto dagli studenti dell’ITCG ‘Leonardo da Vinci; sicuramente efficace per rafforzare le legittime richieste di un popolo che non vuole e non può perdere l’occasione unica, storica, di avere accesso a un’opera così importante per il proprio futuro.
Un’idea che arricchisce il rapporto tra Scuola e Territorio, con gli alunni che da semplici studenti, acquisitori di cultura e conoscenze, assumono un ruolo attivo e partecipe del futuro della propria terra.
Un’attività dal valore didattico altamente formativo, utile alla collettività e importante per la maturazione dei giovani che possono misurarsi sul campo su problemi reali. Problemi che dovranno affrontare allorché lasceranno i banchi di scuola per confrontarsi con gli ostacoli della vita quotidiana.
Grazie agli Studenti, ai loro Docenti e al Preside del ‘Leonardo da Vinci’.“L’altro giorno qualcuno mi ha spiegato la differenza tra democrazia e democrazia popolare. È la stessa differenza che passa tra una camicia e una camicia di forza”.