“Il Governo vuole darci ottocento milioni di euro di fondi europei per realizzare 170 case di comunità e colmare un gap rilevante e storico per la medicina territoriale, ma non ci dice dove prenderanno i fondi per il personale e per i costi connessi. Se resta tale situazione come Regione Campania non daremo l’ok all’intesa in Conferenza Stato-Regioni”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca intervenuto all’ospedale di Marcianise (Caserta) per inaugurare i nuovi reparti di terapia intensiva e per la procreazione medico-assistita.
De Luca ha raccontato che in sede di Conferenza Stato-Regioni è stato chiesto al Governo di indicare le risorse per il personale che dovrà lavorare nelle case di comunità. “Ci hanno detto ‘poi vedremo’. Ma poi vedremo che? Sono dieci anni che non si vede mai la fine del tunnel. O ci dite oggi quali sono le risorse o la Campania non firmerà l’intesa, e ricordo che in Conferenza serve l’unanimità, altrimenti il Governo non può andare avanti o deve prendersi le proprie responsabilità facendo una scelta, ma esponendosi ai ricorsi alla Corte Costituzionale”.
“Come rapporto tra il numero di cittadini e la percentuale di dipendenti e posti letto nella sanità, la provincia Caserta è stata la provincia più penalizzata, rispetto ad altri territori come Salerno. Questo squilibrio bisogna sanarlo, e noi lo stiamo facendo, ma per farlo bisogna prendere precise scelte politiche e una visione di ciò che si vuole fare”, ha detto il presidente della Regione Campania. “Caserta – ha aggiunto De Luca – è stata per anni la provincia più marginalizzata della Campania, ma ora le cose sono cambiate. Abbiamo risanato con difficoltà e con un lavoro molto faticoso il bilancio superando il commissariamento nella sanità, e abbiamo così avuto accesso a 1,3 miliardi di euro per l’edilizia ospedaliera. A Caserta abbiamo assegnato 400 milioni di euro, non solo per Marcianise ma anche per un ospedale quasi al confine della regione come Sessa Aurunca, cui abbiamo destinato 60 milioni di euro; lì non ho alcuna base elettorale, eppure lo abbiamo fatto perché era giusto farlo”.