Camerota: “Stop a ricatti morali e politici su gestione pacchi alimentari “

Gestione pacchi alimentari a Camerota, l'accusa: «Bisogna porre fine a questo indecoroso "voto di scambio" pre-elettorale»

Di Redazione Infocilento

CAMEROTA. Si infiamma la campagna elettorale a Camerota. Gli esponenti del gruppo di minoranza Guzzo, Del Gaudio e Spiniello lanciano dure accuse attraverso una lettera aperta, relativamente alla gestione dei pacchi alimentari.

«Ci stanno arrivando, sempre più numerose, segnalazioni su una gestione poco chiara, se non addirittura sospetta, dei pacchi alimentari destinati alle famiglie in difficoltà. Speculare sul bisogno elettorale è immorale e vergognoso, la dignità della gente va difesa e non calpestata. Quello che dovrebbe essere uno strumento di sostegno ai cittadini più bisognosi si sta trasformando, in prossimità delle elezioni, in un indecente mezzo di ricatto morale e politico a cui purtroppo abbiamo assistito troppo spesso negli ultimi cinque anni», spiegano.

Di qui la richiesta al Piano di Zona «di affidare l’incarico a soggetti più idonei (ad esempio la Caritas), al fine di sostituire soggetti che pur ricoprendo cariche amministrative nello stesso tempo sono coinvolti in prima persona nell’attività di consegna dei medesimi pacchi alimentari. Chiediamo di porre fine a quanto sta avvenendo e cioè che futuri candidati della lista del sindaco uscente utilizzino le necessità di tante famiglie bisognose per accaparrarsi un immeritato e ricattatorio consenso elettorale».

«Bisogna porre fine a questo indecoroso “voto di scambio” pre-elettorale.
Anche sui fondi destinati a soggetti titolari di fitto che sono pervenuti dalla Regione Campania, nonostante il nostro sollecito, non si è ancora provveduto all’erogazione delle somme, mettendo in serie difficoltà i beneficiari con il rischio di essere sfrattati. Chiediamo a gran voce, per l’ennesima volta che l’attuale amministrazione provveda ad emettere i mandati di pagamento, in caso contrario ricorreremo agli Organi competenti»
, concludono i consiglieri di minoranza.

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