Pasquale Piccirillo nasce a Santa Maria di Castellabate, il 14 Aprile 1926 da Alessio Piccirillo e Floriana Capezzuto. Il padre era impegnato nella gestione delle maestranze di Villa Matarazzo. Pasqualino cresceva nella campagna, mostrando un forte interesse per le coltivazioni; in particolare per quelle floricole, che ammirava, nei suoi viaggi con il padre, a Ercolano, nella tenuta della famiglia Matarazzo. Subito dopo la seconda guerra mondiale, la famiglia Matarazzo decise di trasferirsi definitivamente a San Paolo in Brasile; dove nel 1881, Francesco Matarazzo era emigrato, realizzando un grande impero economico. Contemporaneamente iniziava l’emigrazione verso il Nord Italia e l’Europa.
Pasquale Piccirillo e il forte legame con la sua terra
Si spopolavano interi paesi del Cilento; ma Pasquale Piccirillo decise di rimanere a Castellabate e, utilizzando i terreni della famiglia Matarazzo, realizzò un’azienda floricola dove impiegò i contadini locali. Così, negli anni ’50, nacque la più grande Azienda Floricola del Mezzogiorno, con centinaia di ettari di terreno coltivati con sistemi a risparmio energetico. In quegli anni, Pasquale Piccirillo era il leader assoluto in Italia della Gerbera, una pianta dai fiori molto colorati. Inoltre nella sua Azienda si coltivavano Rose, Iris, Tulipani, Garofani, Gladioli, Sterlitzie Reginae Banks. Forniva i grossi mercati italiani tramite trasporto ferroviario e su gomme.
L’azienda Piccirillo, protagonista di un progetto all’avanguardia per l’intero Mezzogiorno
Con il trascorrere degli anni la floricoltura aveva bisogno di modernizzazione e di qualità; per cui negli anni ’60, il Ministero dell’Agricoltura scelse l’azienda Piccirillo per un progetto all’avanguardia nel Mezzogiorno d’Italia. Finanziato dall’ISVEIMER, Pasquale Piccirillo realizzò, per la coltivazione di piante da fiori recisi, il primo grande complesso di Serre in vetro ad altissima tecnologia.
Visitato continuamente dagli Istituti Agrari di tutta Italia, era da esempio per centinaia di floricoltori, che venivano a Castellabate per ammirare l’Azienda Floricola realizzata da Pasquale Piccirillo, che fu definito il “Re delle Rose”; ne beneficiò l’economia del Comune, infatti il nome di Castellabate rimbalzò in Italia di prepotenza e giunsero numerosi turisti per visitarla, scoprendo una località incantevole e decidendo d’investire nel turismo.
Negli ultimi anni della sua vita Pasquale Piccirillo coltivava le rose per la gioia e il piacere di regalarle. Morì il 3 settembre 1991 tra l’affetto della propria famiglia e la stima dei tanti che ebbero il piacere di conoscerlo.
Oggi i campi da lui coltivati sono occupati da villaggi turistici, alberghi, residence e ville vacanza. Grazie a uomini come Pasquale Piccirillo, che nei momenti di grande difficoltà economica e sociale, non hanno abbandonato i loro paesi d’origine; oggi possiamo mantenere viva la speranza di un futuro migliore per le nostre famiglie.