AGROPOLI. La campagna elettorale ad Agropoli non inizia sotto i migliori auspici. La coalizione di centro-sinistra dopo aver violato le regole politiche, viola anche quelle della comunicazione, regalando due autogol agli avversari. Prima il tradimento ai danni di Coppola che per modalità ha scosso l’opinione pubblica, poi l’ufficializzazione della candidatura di Mutalipassi con un comunicato anonimo.
Quest’ultima notizia è di ieri e gran parte degli organi di informazione hanno evidenziato le anomalie della nota stampa in cui una fantomatica coalizione ha annunciato la candidatura dell’ex assessore al bilancio (leggi qui). Nessuna firma, nessun simbolo di partito. Non solo: nella nota stampa si indicava quale unico responsabile della crisi politica e dell’inattività amministrativa il sindaco Adamo Coppola.
Delle domande sono legittime. Perché per 5 anni assessori e consiglieri di maggioranza hanno sostenuto un sindaco capace di essere la causa di tutti i mali? Perché non si sono dimessi prima? Perché fino a quindici giorni fa continuavano ad indicarlo quale futuro candidato? Può essere un sindaco l’unico problema della situazione politico-amministrativa locale? E a questo punto bisogna anche chiedersi: se questa inoperosità della macchina amministrativa fosse stata costruita ad arte? Se gli fosse stato impedito di lavorare proprio per arrivare a questo epilogo? Saranno i cittadini a darsi una risposta.
Intanto la coalizione Alfieri-Mutalipassi continua la costruzione delle liste: ci saranno Pd, Psi e i riesumati simboli di Udc e M5S. A questi partiti si aggiungeranno almeno tre liste civiche.
Adamo Coppola sembra aver definito già la composizione di quattro liste e lavora alla quinta. Dopo l’addio ad Alfieri i ben informati dicono che ci sia anche una sesta lista pronta ad avvicinarsi a Coppola. Continua la sua campagna elettorale Massimo La Porta che ha invece dalla sua 4 liste. Tre le liste annunciate da Elvira Serra, due da Raffaele Pesce, una da Agostino Abate e Gisella Botticchio, consiglieri di minoranza uscenti.
La sensazione è che queste elezioni amministrative ad Agropoli rappresentino un sesto referendum: mantenere la città in quello che è stato definito il “sistema” o chiedere un cambio di rotta. Di fatto le candidature di Coppola, La Porta, Pesce, Abate e Botticchio sono finalizzate proprio questo.