AGROPOLI. Sempre più frenetica la corsa per le prossime elezioni amministrative ad Agropoli. Al momento sono 7 i competitor in corsa, per un totale probabile di 23 liste ed oltre 350 candidati.
Il centro-sinistra targato Franco Alfieri
Punta sull’effetto psicologico Franco Alfieri, deus ex machina del centro-sinistra. Tramite il suo candidato, Roberto Mutalipassi, è pronto a mettere in campo 8 liste, riesumando anche simboli di partito non presenti in città, come l’UDC, ma anche il Movimento 5 Stelle, considerato che il grillino Mario Pesca è stato abbandonato dalla base. Un numero di forze notevole per dare la sensazione di una facile vittoria, ma bisognerà anche vedere chi saranno i candidati.
Il sindaco uscente Adamo Coppola
Adamo Coppola, invece, dopo la fase di stallo iniziale si sta riorganizzando e potrebbe avere dalla sua ben cinque liste. Il sindaco in carica punta su una rinnovata simpatia dopo il “tradimento” targato Alfieri – Mutalipassi; quest’ultimo continua ad essere oggetto di critiche e sfottò per il doppio volta-faccia (prima ai danni di La Porta e poi di Coppola). Sui social impazzano meme collegati ai testi biblici e al più celebre tradimento della storia. Sul sindaco uscente c’è un forte pressing del centro-destra che lo vorrebbe suo candidato per combattere il “sistema Alfieri – De Luca”.
Gli altri candidati
Per quanto riguarda gli altri avversari Massimo La Porta prosegue sulla linea della coerenza con le sue 4 liste, Elvira Serra ha confermato la volontà di andare da sola con due liste.
Novità in casa Liberi e Forti. Il candidato sindaco Raffaele Pesce, infatti, potrà contare anche su una seconda lista: Libertà è Partecipazione. Ci sono infine Gisella Botticchio ed Agostino Abate; quest’ultimo, con la lista Fratelli d’Italia, potrebbe fare un passo indietro qualora Coppola accetti le avances del centro-destra.
In questo quadro è facile pensare ad un ballottaggio; a quel punto potrebbero cavalcare il sentimento anti-Alfieri, Coppola, La Porta, Pesce e Botticchio. Diverso il discorso di Elvira Serra, nonostante sia stato proprio il sindaco di Capaccio-Paestum a volerla fuori dalla giunta negli anni scorsi.