AGROPOLI. La situazione politica ad Agropoli si fa sempre più incandescente. Il centro-sinistra ora è spaccato: Roberto Mutalipassi da un lato e Adamo Coppola dall’altro. Il primo, per evitare che Agropoli scompaia dalle mappe del Pd, si è anche tesserato con i dem. Ma la questione deve essere comunque oggetto di valutazioni da parte del partito considerato che anche l’uscente è del Pd.
La scelta di scaricare Coppola non è piaciuta a molti. In città non si parla d’altro e tanti considerano quello di Mutalipassi come un tradimento, già perpetrato ai danni del suo mentore politico, Massimo La Porta.
Agropoli, politica in fermento: le reazioni
Numerosi i messaggi di solidarietà al primo cittadino in carica, non solo comuni cittadini ma anche avversari politici.
«Sono disgustato! Le cose che stanno accadendo ad Agropoli non hanno nulla a che fare con la politica, nulla a che fare con l’amministrazione della città.Zero rispetto per se stessi e per gli altri, disonestà intellettuale e comportamentale elevata all’ennesima potenza.
Squallidi comportamenti di squallidi personaggi senza alcuna autonoma dignità, manovrati a comando come scimmiette ammaestrate…e d’altronde così meritano di essere trattati» il duro commento di Mario Capo, storico esponente del centro-destra cittadino.
Solidarietà ad Adamo Coppola è stata espressa anche dal consigliere di minoranza Gisella Botticchio. «Cosa sarà mai successo dal 5 al 6 Aprile per motivare le dimissioni di tre assessori su cinque? Se non è accaduto nulla di repentino e di grave allora vuol significare che le dimissioni sono la conseguenza di un periodo amministrativo da sfascio a cui hanno partecipato e contribuito tutti e cinque gli assessori e tutti i consiglieri di maggioranza , quest’ultimi protetti dal presidente del consiglio comunale.
Eppure questi signori (assessori – consiglieri di maggioranza – presidente del Consiglio comunale) oggi si vogliono sentire autorizzati a dire che la colpa di questo sfascio è solo del Sindaco Coppola», così da Fratelli d’Italia.
Il quadro dello scacchiere politico
Sul fronte delle liste il centro-sinistra legato al primo cittadino di Capaccio Paestum, Franco Alfieri, sembra poter vantare 5 liste: Pd (da comprendere la questione del simbolo), Psi, M5S, una lista civica legata al candidato sindaco e una quinta legata ad Emidio Cianciola, che sembra abbia trovato una sua collocazione dopo aver partecipato a vari tavoli.
Coppola, invece, potrebbe avere a suo favore tre liste civiche, due proprie ed una terza facente capo ai consiglieri Di Nardo, Verrone e Coppola. In campo, poi, sono pronti a scendere Elvira Serra (2 liste civiche), Massimo La Porta (4), Raffaele Pesce (1), Agostino Abate (1 Fdi), Gisella Botticchio (1). In caso di ballottaggio nessuno dei gruppi sarebbe pronto a sostenere Mutalipassi, vista la volontà dichiarata di scardinare il sistema.
Ma c’è una voce clamorosa emersa nelle ultime ore: fonti vicine all’ex sindaco Costabile Spinelli, infatti, parlerebbero di una convergenza di vari gruppi politici (tre) attorno alla figura dell’ex sindaco di Castellabate che sta lavorando sotto traccia per emergere in questo quadro di incertezza. L’alternativa è di candidare a sindaco un volto nuovo, fin ora estraneo alla politica.