Oltre 40 sanitari interinali nei reparti di ostetricia e ginecologia, servizi psichiatrici, area penale non prorogati e sostituiti dall’Asl. Criticità si registrano soprattutto nelle aree periferiche dove i sindacati da tempo stanno segnalando problemi.
Criticità nei reparti di ostetricia e ginecologia
All’ospedale di Polla sono 2 le ostetriche a cui non è stato rinnovato il contratto, lasciando in difficoltà il reparto già da questo mese. Qui, si è in attesa di nuovo personale, reclutato da graduatoria di fuori provincia.
A Sapri non sono state sostituite 3 ostetriche. Al momento, sono operative 4 ostetriche, di cui una coordinatrice, una in malattia covid, una con limitazioni, per cui esonerata dall’espletare attività in sala parto, e una beneficiaria di legge 104.
Per quanto riguarda l’ospedale pollese, Michele Di Candia, presidente della conferenza dei sindaci, ha però chiarito che «l’ASL di Salerno ha utilizzato la graduatoria della Vanvitelli al fine di avere nel proprio organico ostetriche con contratto a tempo indeterminato. Sono stati, quindi, interrotti i contratti di lavoro interinali, vigenti presso gli ospedali dell’ASL. Il P.O. di Polla avrà in servizio, dal 1 maggio c.a., personale con contratti a tempo indeterminato. Anche per il P.O. di Polla sono state rappresentate all’ASL le esigenze del reparto».
A Sapri, invece, ormai si lavora con sole quattro ostetriche ma sembra che, in accordo con l’Asl, si riesca a coprire i turni impiegando personale di altre unità. Anche in questo caso, però, a maggio dovrebbero decidersi assunzioni di nuove ostetriche attingendo dalle graduatorie esistenti. I sindacati annunciano che monitoreranno la situazione e temono per la stessa sopravvivenza del reparto.
La situazione degli altri ospedali
I presidi ospedalieri di Cilento e Vallo di Diano non sono gli unici in difficoltà.
A Battipaglia su 7 unità mancanti, 6 per l’ospedale e una per il distretto, ne sono state sostituite solo 2 per il reparto. Stessa sorte per la salute mentale di Cava dei Tirreni/Costiera, dove l’infermiere non è stato sostituito, per cui saranno oltre 1500 le ore di straordinario occorrenti per garantire la continuità assistenziale.