Usare il phon non significa semplicemente dirigere il getto d’aria calda sulla testa ed aspettare che i capelli si asciughino. Dietro l’impiego di questo strumento di bellezza si nasconde infatti molto di più. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Asciugare i capelli con il phon. Primo consiglio utile: tamponare i capelli
Prima ancora di accendere il phon bisognerebbe asciugare i capelli ricorrendo all’aiuto di un canovaccio. Attenzione però: è importante scegliere una tovaglia in microfibra e soprattutto tamponare senza strofinare. L’ideale sarebbe perciò lasciare per qualche minuto la chioma ben avvolta in un turbante di spugna.
Secondo step: il termoprotettore
Altro step da compiere prima di accendere l’asciugacapelli: applicare sulla capigliatura qualche goccia di siero termoprotettore. Questo cosmetico protegge la chioma dallo stress che, immancabilmente, il calore eccessivo produce sui peli. Mai perciò farne a meno quando si usano phon, piastra, arricciacapelli, ecc.
Il passo successivo? Dividere la capigliatura in varie sezioni e pensare all’acconciatura
Ultimo step da compiere prima di accendere l’asciugacapelli: suddividere la chioma in ciocche, in sezioni addirittura. Ciascun ciuffo di capelli andrà lavorato singolarmente, dandogli una piega funzionale alla realizzazione dell’acconciatura prescelta. Ciascuna sezione di capelli andrà fermata con becchi d’oca o mollette (molto dipende ovviamente dal volume).
Finalmente il phon: beccuccio o diffusore?
Adesso possiamo finalmente passare all’uso del phon. Preventivamente si provvederà a montare sull’asciugacapelli il beccuccio piatto o il diffusore ( leggi qui ). Ma quando scegliere l’uno e quando preferire l’altro? Beh, il beccuccio è perfetto per chi ha i capelli tendenzialmente lisci o per chi, sfruttando la tecnica del brushing, vuole provare a renderli tali.
In ogni caso, se sul phon è stato montato il beccuccio, si procederà all’asciugatura dirigendo sempre il getto in direzione del pavimento. Chi invece ha a che fare quotidianamente con una bella chioma riccia e ribelle dovrà usare il diffusore. Stesso discorso vale per i capelli semplicemente mossi. L’importante è, come sempre, lavorare sulla singola ciocca.
Attenzione alla distanza di sicurezza
Quello che in pochi sanno è che il phon non deve mai avvicinarsi troppo alla testa. Ciò perché diversamente si rischierebbe di arrecare dei danni tanto ai capelli quanto allo scalpo. Non rispettare la distanza di sicurezza, pari a circa una ventina di centimetri, significa infatti seccare la chioma ed irritare la pelle. Attenzione anche a non poggiare mai il beccuccio dell’asciugacapelli sulla spazzola: si tratta di un’operazione del tutto sconsigliata, anche quando si tenta di lisciare la “criniera”.
Dirigere correttamente il getto sui capelli
Se è vero che il phon deve stare sempre ad una ventina di centimetri dalla testa è anche vero che è importante dirigere correttamente il getto d’aria che emette. Innanzitutto si lavorerà sempre spostandosi dalle radici in direzione delle punte e poi si seguirà una linea retta che consenta di muoversi solo ed esclusivamente sulla ciocca selezionata. In questo modo si potrà gestire al meglio la piega e si eviterà anche l’odioso effetto crespo.
E per concludere mai far mancare il getto d’aria fredda
Volendo, il phon può essere spento a capelli ancora appena umidi. Prima di posarlo nel mobile bagno però è importante fissare l’acconciatura tramite l’uso del getto di aria fredda da indirizzare sulla chioma per appena qualche secondo. Questo gesto serve inoltre a salvaguardare la salute dei capelli ed a renderli più morbidi e lucenti di quanto non siano di solito.