SALA CONSILINA. Ci vorrà ancora un mese per sapere se i medici indagati per la morte di Rosaria Lobascio, avvenuta 4 anni fa, saranno rinviati a giudizio, dopo due rinvii consecutivi avvenuti nei mesi scorsi per un difetto di notifica della data dell’udienza ad uno dei medici iscritti sul registro degli indagati questa volta, nell’udienza che si è tenuta nei giorni scorsi l’ennesimo rinvio è stato disposto per l’impedimento di uno degli avvocati degli indagati.
Morte Rosario Lobascio: nuovo rinvio
Il GIP ha rinviato tutto al prossimo 3 maggio e salvo nuovi imprevisti in quella data il GIP del Tribunale di Nocera Inferiore si pronuncerà sulla richiesta di archiviazione presentata dal Pubblico Ministero nei confronti degli 11 medici indagati per la morte della ragazza.
I fatti
La 22enne di Sala Consilina è deceduta nel 2018 dopo un intervento di riduzione dello stomaco presso l’ospedale Fucito di Mercato San Severino. Da quando è iniziata la vicenda giudiziaria è già la quarta volta che un’udienza viene rinviata per lo stesso motivo.
Ad essere indagati sono 11 medici, 9 dell’ospedale Fucito di Mercato San Severino e 2 dell’ospedale “Curto” di Polla. La richiesta di archiviazione del PM è la conseguenza di quanto riportato nella perizia effettuata durante l’esame autoptico da parte dei due medici legali che hanno ricevuto l’incarico dal pubblico ministero dove si esclude la responsabilità dei medici.
Di avviso contrario è invece la perizia fatta redigere dal medico legale Adamo Maiese nominato dai familiari di Rosaria Lobascio in cui si sostiene che vi sia la responsabilità dei medici che hanno effettuato l’intervento chirurgico.
A causare la morte della ragazza, secondo la perizia, è stata una polmonite ab ingestis, ossia una infiammazione dei polmoni causata dall’ingresso di sostanze estranee nell’albero broncopolmonare. Polmonite provocata, stando a quanto rilevato dal perito di parte da una sepsi intestinale frutto di un errore effettuato durante l’intervento chirurgico di riduzione dello stomaco.
Rosaria Lobascio era stata sottoposta all’intervento chirurgico il 30 maggio del 2018 per poi essere dimessa dopo pochi giorni. Tornata a casa dopo pochi giorni si era sentita male ed era stata portata in ospedale a Polla dove le stata fatta una flebo ed una ecografia per poi essere dimessa.
Il giorno seguente era stata portata a Mercato San Severino dove nella notte era stata operata d’urgenza e dopo qualche ora dalla fine dell’intervento il suo cuore aveva cessato di battere.