Nel 2021, nella città di Agropoli, sono state rilevate 427 sanzioni in meno rispetto al 2020 e ben 2907 in meno rispetto al 2019. Un dato, quello delle sanzioni, che è in controtendenza rispetto agli anni scorsi, nonostante l’utilizzo delle aree di sosta a pagamento sia notevolmente aumentato, come si può evincere dall’incremento esponenziale del numero di abbonamenti emessi e dai flussi telematici, che dimostrano come gli utenti abbiano utilizzato strumenti elettronici di pagamento.
Sosta a pagamento ad Agropoli: i dati
Gli abbonamenti emessi sono passati dai 2.009 del 2019 ai 2.809 del 2021, con un incremento di 800 abbonamenti, pari a circa il 40% in più.
Tra questi, è da sottolineare l’incremento del numero di abbonamenti emessi ai cittadini residenti nel Comune di Agropoli, che nel 2021 sono stati circa 1.400, mentre quello per i non residenti si sono attestati in circa 500.
Allo stesso modo, c’è stato un incremento delle transazioni di pagamento della sosta tramite app negli ultimi tre anni: si è passati dalle 6.310 operazioni del 2019, alle 8.397 operazioni del 2020, fino alle 21.441 del 2021, con un incremento del 155%.
Gli incrementi mensili
L’aumento degli abbonamenti e dell’utilizzo delle app di pagamento hanno fatto lievitare le transazioni. I ricavi della sosta sono cresciuti, facendo segnare un incremento del 27% tra il 2021 e il 2020, e del 12% tra il 2020 e il 2019.
Il commento
La differenza tra l’aumento del numero sia di transazioni digitali di pagamento sia degli abbonamenti per la sosta rispetto al calo delle multe, così viene spiegata dal presidente dell’Agropoli Cilento Servizi, azienda speciale che si occupa della sosta nella città di Agropoli, Domenico Gorga: «Da un lato ha sicuramente inciso l’adozione del sistema “smart pass”. Il pagamento della sosta con sistemi telematici, attraverso l’utilizzo di app direttamente da smartphone, consente maggiore libertà agli utenti e riduce il rischio di far scadere il ticket, con la conseguenza di ricevere multe. Dall’altro – aggiunge – la riduzione del numero di “multe”, che ritengo nel caso della sosta a pagamento vadano fatte non avendo come unico parametro quello di far cassa, ma semmai usando il buon senso, mi fa pensare che, se mi è consentita la battuta, la crisi ha reso migliori e più disciplinati i nostri concittadini i quali hanno preferito, in gran numero, dotarsi di abbonamento».
«Questi numeri – conclude – dimostrano, fondamentalmente, tre cose. La prima: il servizio dei parcheggi a pagamento funziona ed il mio ringraziamento va al direttore generale Giuseppe Capozzolo ed a tutto il personale amministrativo addetto agli abbonamenti e soprattutto ai nostri Ausiliari del Traffico. La seconda: è delineata un’offerta ampia e completa, che copre bene tutte le categorie. La terza: durante la pandemia abbiamo dovuto affrontare diverse assenze per malattia e ovviamente abbiamo dato la precedenza alla presenza in alcuni parcheggi strategici, piuttosto che ai controlli che comunque ci sono sempre e coinvolgono a rotazione una decina di persone».