VALLO DELLA LUCANIA. Che tristezza e che sconfitta quando la cultura e i libri finiscono nella spazzatura, come carta da buttare e forse da riciclare. Avrà avuto lo stesso pensiero anche Giuseppe Di Vietri, avvocato e direttore del Centro Studi Pietro Ebner, quando ha visto sui social una foto che ritraeva decine di libri abbandonati in strada a Vallo della Lucania.
Libri abbandonati in strada a Vallo della Lucania, il caso
Uno scatto che ad alcuni potrebbe non aver fatto alcun effetto, mentre altri sono rimasti colpiti come da un pugno dello stomaco.
Quanti hanno avuto l’istinto di prendere il maggior numero possibile testi per salvarli? A giudicare dai commenti diverse persone, perché i libri in fondo sono vita, raccontano storie che ci fanno vivere tante altre vite oltre alle nostre. E ne ha salvati di volumi dal macero Giuseppe Di Vietri che oltre ad osservare quello scatto ha contattato l’autore, ha chiesto informazioni per individuare l’area dove i libri erano stati gettati e li ha recuperati tutti.
«Circa un centinaio di libri di storia e di storia delle religioni. Un corpus abbastanza coerente in cui vi sono anche volumi di autori locali tra cui il primo libro di Luigi Rossi sugli “Statuti di Novi Velia e la questione demaniale“», racconta Giuseppe Di Vietri.
«Veramente tantissimi libri, molto belli e interessanti. Su uno di questi vi è una dedica a penna che voglio ora dedicare a me stesso e a tutti noi: ” La sete di sapere avvicina a Dio, come l’amore tra le persone”», conclude Di Vietri che nel giorno del suo compleanno si è fatto anche un regalo o forse lo ha ricevuto da chi, senza conoscere il destino di quelle opere, le ha gettate via.