Capitale della Cultura, Alfieri: essere tra le dieci finaliste resta una vittoria

Dopo la vittoria di Pesaro dall'Unione dei Comuni assicurano: l’impegno per la realizzazione degli obiettivi prefissati continuerà più forte di prima

Di Ernesto Rocco

“Oggi è un giorno di vittoria per il territorio. Essere tra le dieci città finaliste per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2024 è stata un’esperienza formativa impareggiabile”. Lo dichiara il Presidente dell’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento, Franco Alfieri.

Oggi il titolo di Capitale Italiana della Cultura è andato a Pesaro (leggi qui), ma per Alfieri è comunque soddisfatto: “Abbiamo reso il territorio più consapevole delle proprie bellezze, abbiamo rotto un argine di rivalità tra i Comuni, ci siamo sentiti una sola comunità perché l’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento ha agito e continuerà a farlo nel nome della cultura dell’unione, divenuta ormai il nostro imprescindibile motto per la realizzazione degli obiettivi futuri”.

Capitale della Cultura, il sogno dell’Unione dei Comuni

Fin dall’inizio l’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento era consapevole che concorrere per un riconoscimento così importante non sarebbe stato facile.

Il 2022, infatti, è stata la vicina città di Procida a rappresentare la cultura italiana. Il Presidente Franco Alfieri, però, ha creduto, da subito, nella candidatura per proporre, a livello nazione, un progetto innovativo.

L’obiettivo non era il rilancio di una sola città, ma la sfida di unire tanti Comuni nel nome della cultura.

Con questo spirito ha preso il via l’intera macchina organizzativa che ha coinvolto tutto il Cilento. Per il dossier di candidatura è stato elaborato un piano strategico di iniziative dedicate alla Cultura dell’Unione.

Il programma è stato presentato il 4 Marzo davanti alla commissione presieduta da Silvia Calandrelli, Direttrice Rai Cultura e Direttrice Genere Cultura ed Educational.

Durante l’audizione sono stati illustrati gli interventi e le strategie per far sì che il Cilento diventi sempre di più simbolo di cultura e unione.

Gli obiettivi futuri

Nonostante la mancata vittoria, assicurano dall’Unione, l’impegno per la realizzazione degli obiettivi prefissati continuerà più forte di prima. Uno sguardo speciale sarà rivolto ai giovani, prima colonna del dossier e anello di unione per tutti gli interventi.

Si continuerà, quindi, con il processo di costituzione del Forum dell’Unione, rendendo le nuove generazioni promotrici anche del Festival della Cultura Immateriale, in collaborazione con ICPI, UNPLI ed ANCI, previsto per il 2023.

Si proseguirà, inoltre, con la sistematizzazione del Sistema Bibliotecario dell’Unione inteso come HUB culturale, all’interno del quale continueranno i corsi di formazione bibliotecaria.

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