AGROPOLI. Si va definendo il quadro delle candidature in vista delle prossime elezioni amministrative ad Agropoli. Chi sperava in una riduzione del numero di candidati e in meno personalismi, è rimasto deluso. A fronte di un appello di tutti all’unità per poter affrontare con una squadra coesa le prossime sfide, su tutte l’utilizzo dei fondi Pnrr, è prevalso l’ego.
Elezioni ad Agropoli: le scelte del centro-sinistra
Nonostante la scelta del sindaco uscente Adamo Coppola di fare un passo indietro accettando le primarie, prima Emidio Cianciola, poi Elvira Serra hanno rotto le trattative. Il primo ha scelto di evitare questo tipo di consultazione, che probabilmente non avrebbe avuto la forza di vincere.
L’ex vicesindaco, invece, è ancora oggi conscio dell’importanza di costituire un gruppo solido per il bene della città, ma proprio mentre era aperta la trattativa con la coalizione ha annunciato di voler andare avanti da sola, sorprendendo quanti erano intenzionati a dialogare con lei.
Tutti andranno autonomamente. Il centro-sinistra, privo del partito Italia Viva rappresentato proprio da Elvira Serra, nel weekend avrà l’ultimo confronto prima di dare il via ufficialmente alla campagna elettorale.
La situazione nel centro-destra
Se il centro-sinistra esce con le ossa rotte dai tavoli politici, non migliore è la situazione nel centro-destra dove si sono bruciati già diversi nomi per la candidatura a sindaco.
L’unico candidato ufficiale, al momento, è Agostino Abate con la lista di Fratelli d’Italia che ha anticipato tutti. Dovrà sciogliere i dubbi Giovanni Basile.
Il mancato accordo sul tavolo del centro-sinistra con Emidio Cianciola, però, potrebbe aprire nuovi spiragli considerato che il medico casertano aveva già avuto dei confronti con taluni esponenti di Forza Italia, su tutti Emilio Malandrino.
Proseguono il loro discorso civico, invece, Massimo La Porta e Raffaele Pesce, ormai già in piena campagna elettorale.