Agropoli che caos! Sono sei i candidati a sindaco

Si sgretola il tavolo del centro sinistra. Cianciola abbandona le trattative per le primarie, Coppola si rafforza, Elvira Serra non attende e va da sola

Di Sergio Pinto

AGROPOLI. È successo di tutto nella giornata di ieri ad Agropoli. Una vera e propria bagarre politica che ha portato in un solo colpo a far uscire fuori ben tre candidati alla carica di sindaco. Altro che la sintesi del centro-sinistra sperata fino a poche ore prima.

Tutto è accaduto nel pomeriggio quando il sindaco uscente Adamo Coppola, l’ex vicesindaco Elvira Serra e l’ex consigliere comunale Emidio Cianciola, si sono incontrati per formalizzare l’organizzazione delle elezioni primarie, concordate appena pochi giorni prima per individuare chi avrebbe dovuto guidare la coalizione.

Tavolo del centro-sinistra: la posizione di Emidio Cianciola

Mentre Coppola e Serra erano pronti ad accettare il confronto, Cianciola si è tirato indietro, probabilmente per il timore di una sconfitta. Il medico casertano, in realtà, alcune ore dopo ha motivato la sua scelta attaccando gli altri schieramenti, rei di non volere il rinnovamento.

Un ragionamento legittimo considerato che Cianciola, dopo essersi dimesso dalla carica di consigliere comunale, si è sempre posto in contrapposizione all’attuale sistema politico locale. Tuttavia lo stesso Cianciola avrebbe cercato nel leader politico locale, Franco Alfieri, un appoggio per la candidatura, di fatto perdendo quel ruolo di alternativa all’attuale classe politica.

La posizione del sindaco Adamo Coppola

Adamo Coppola è quello uscito più forte dai tavoli politici: ha accettato il confronto e si è messo in discussione approvando le primarie, nonostante fosse l’unico realmente legittimato a pretendere la candidatura a sindaco, essendo il primo cittadino uscente.

Alla fine si rafforza con l’appoggio di Pd, Movimento 5 Stelle, Psi e due liste civiche.

Rebus Elvira Serra

Resta il rebus Italia Viva. Mentre la coalizione di centro-sinistra si preparava a dialogare con Elvira Serra, infatti, quest’ultima è uscita allo scoperto annunciando che non si faranno trattative e che andrà avanti per la sua strada. Una scelta parsa inopportuna e affrettata, posta in essere nel mezzo di un tentativo di accordo, mentre il sindaco Coppola temporeggiava anche nell’annunciare nomi e simboli della coalizione.

Avere un alto numero di candidati, anziché far fare passi indietro nel tentativo di avere uno schieramento più forte, fa aumentare i personalismi. L’auspicio di molti è di portare il sindaco uscente al ballottaggio.

Gli altri candidati

Insomma il centro sinistra avrà tre candidati, anche se talune voci vorrebbero Cianciola protagonista dell’ennesimo paradosso: qualcuno, infatti, parla di possibili accordi tra Cianciola e gli schieramenti di centro-destra. Insomma dalle trattative con il centro-sinistra alla parte opposta dello scacchiere politico. Per ora sono solo rumors non confermati.

A completare il quadro dei candidati c’è Agostino Abate per Fratelli d’Italia e Raffaele Pesce che esalta il civismo e disdegna ogni genere di etichetta politica e partitica.

Infine Massimo La Porta che ha già da tempo annunciato di avere quattro liste civiche a suo supporto. Anche lui è un innovatore con il peso di 15 anni di sostegno ad Alfieri prima e Coppola poi.

Nessuna notizia del primo ad aver annunciato la sua candidatura a sindaco, Giovanni Basile, auto-proclamatosi come riferimento proprio del centro-destra. Che sia lui il gancio per portare Cianciola verso questo schieramento? Ma sarebbe anche lui disposto a fare un passo indietro?

Per ora si ragiona troppo sui nomi e poco sui programmi. Evidentemente il futuro della città viene messo in secondo piano.

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