AGROPOLI. Finisce la vertenza relativa all’autorizzazione per un centro medico. Il Consiglio di Stato, infatti, ha dato ragione al privato che puntava ad ottenere il via libera per “la realizzazione di attività specialistiche ambulatoriali e chirurgiche con biologia e medicina della riproduzione, senza dotazione di posti letto” in regime privatistico.
Autorizzazione a centro medico: la vicenda
I fatti risalgono al 2015. La commissione istituita presso l’Asl Salerno, ricevuta l’istanza, espresse parere positivo sui requisiti strutturali e impiantistici; la palla, quindi, passò a Comune e Commissione Regionale. A fronte del silenzio assenso di quest’ultima la società sollecitò il Comune al rilascio dell’autorizzazione che effettivamente arrivò alcuni mesi dopo.
Al via i lavori, acquistate le attrezzature, poi la doccia fredda: ad inizio 2017 l’Asl comunica che la commissione regionale, un mese prima, aveva ritenuto non rispettato l’iter procedurale con conseguente parere sfavorevole. Successivamente anche il Comune rigettò la domanda di autorizzazione, quale conseguenza dei precedenti pareri.
Di qui l’avvio di un iter dinanzi ai giudici amministrativi: sentenza favorevole a Comune ed Asl in primo grado, ma ribaltata dal Consiglio di Stato. I giudici di Palazzo Spada hanno ritenuto valida l’autorizzazione di Asl e Comune, quest’ultima mai annullata in autotutela. Al contempo il silenzio della Regione è stato considerato come effettivo silenzio assenso. Di qui la regolarità dell’intero iter.