Lavori di pubblica utilità nel centro cilentano per le persone che hanno subito una condanna. Il Comune di Felitto, guidato dal sindaco Carmine Casella, infatti, ha approvato una convenzione con il Ministero della Giustizia; tramite il Presidente del Tribunale di Vallo della Lucania che permetterà di svolgere in paese attività non retribuite in favore della comunità.
Questa opportunità è offerta dall’articolo 168 bis del Codice Penale il quale prevede che “Nei procedimenti per reati puniti con la sola pena edittale pecuniaria o con la pena edittale detentiva non superiore nel massimo a quattro anni o alternativa alla pena pecuniaria” […] nonché per specifici delitti, “l’imputato può chiedere la sospensione del processo con messa alla prova”.
Quest’ultima “comporta la prestazione di condotte volte all’eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose derivanti dal reato; nonché, ove possibile, il risarcimento del danno dallo stesso cagionato.
Le finalità dei lavori di pubblica utilità
Comporta altresì l’affidamento dell’imputato al servizio sociale, per lo svolgimento di un programma che può implicare, tra l’altro, “attività di volontariato di rilievo sociale, ovvero l’osservanza di prescrizioni relative ai rapporti con il servizio sociale o con una struttura sanitaria, alla dimora, alla libertà di movimento, al divieto di frequentare determinati locali”.
Le attività potranno essere poste in essere anche a Felitto sulla base dell’accordo stipulato dal centro cilentano con il Tribunale.