Continuano le indagini sulla morte di Claudio Mandia, lo studente battipagliese trovato senza vita in un campus universitario di New York alla vigilia del suo diciottesimo compleanno (leggi qui). L’attenzione è concentrata sulle dichiarazioni della famiglia del giovane, che, attraverso il proprio legale, ha contestato all’amministrazione del college americano di aver sottoposto lo studente a “trattamenti inimmaginabili” prima della sua tragica morte.
Le ipotesi sulla morte di Claudio Mandia
Fra le ipotesi spuntate in queste ore – come riportato dall’edizione on line di La Repubblica – c’è anche quella del gesto estremo del giovane, disperato per una severa sanzione, l’isolamento nella sua stanza accompagnato dalla minaccia di espulsione dall’istituto, che gli sarebbe stata applicata dopo la contestazione di una presunta irregolarità (un sospetto plagio) nello svolgimento di un compito.
Si tratta solo di un’ipotesi. Al momento, i legali americani della famiglia non confermano né smentiscono questa ricostruzione e si affidano all’indagine avviata dalle autorità locali.
Il cordoglio
Il Comune di Battipaglia ha ricevuto, ieri mattina, dagli Stati Uniti la richiesta dei documenti necessari per il rimpatrio della salma.
“Era un ragazzo con tanti sogni che stava cercando di realizzare, pieno di vita, e con un grande senso della famiglia e dell’amicizia il che rende più doloroso per tutti la sua scomparsa”. Così il vicesindaco di Battipaglia Maria Gabriella Catarozzo.