AGROPOLI. In attesa della data delle elezioni amministrative, ad Agropoli sono iniziate le grandi manovre per definire i candidati alla carica di sindaco. Lo scenario è quanto mai complesso e dubbio. Si parte da tre certezze: Raffaele Pesce, Massimo La Porta e Giovanni Basile. Il primo, con il suo movimento civico “Liberi e Forti”, è attivissimo da settimane.
Massimo La Porta, dopo 14 anni a sostegno dell’amministrazione Alfieri prima e di quella Coppola poi, si propone come l’alternativa e sui social e in consiglio comunale ha già iniziato a contestare l’operato dell’attuale esecutivo. Questo ruolo di oppositore, tuttavia, qualcuno lo ha criticato considerata la lunga militanza dell’ex presidente del consiglio con l’attuale amministrazione.
E’ il caso di Giovanni Basile che lavora per costruire il centro-destra avvicinando gli storici esponenti del partito, da Emilio Malandrino a Mario Capo, da Bruno Mautone a Gianluigi Giuliano. Sembra essersi raffreddata, proprio nell’ambito del centro-destra, la proposta di Costabile Spinelli, ex sindaco di Castellabate. Il “colpo di grazia” all’unità è arrivato nelle scorse settimane dalla proposta di Fratelli d’Italia di candidare Agostino Abate, una sorpresa per tutti.
Se il centro-destra è nel caos non va meglio la situazione nel centro-sinistra chiamato lunedì ad un confronto tra le forze in campo. Il Pd vanta un sindaco uscente ma fin ora poco ha fatto per sostenerlo, se non con qualche timido intervento del segretario del circolo Modestino Rosiello.
Così ecco spuntare candidati da ogni dove. Emidio Cianciola si era proposto mesi fa come la novità. Un posizione che poteva essere credibile, un’alternativa concreta per il futuro alle ultime classi dirigenti, se non fosse che per ottenere la candidatura lo stesso Cianciola abbia chiesto il sostegno di Franco Alfieri.
Lo stesso Alfieri sarebbe stato contattato anche da Elvira Serra. Quest’ultima, infischiandomene del tavolo del centro-sinistra previsto per lunedì, ha fatto uno scatto in avanti con una nota che ha annunciato la sua candidatura a sindaco senza compromessi. Nel mezzo ci sono il Psi e il Movimento 5 Stelle che non hanno un candidato sindaco e attendono di sapere quale direzione prenderanno gli alleati. I socialisti propendono per la Serra, i grillini per Coppola.
Se ne saprà di più lunedì a margine del confronto tra i partiti della coalizione. Andare uniti significherebbe avere la quasi certezza della vittoria ma i troppi personalismi rendono questa una missione impossibile.
La situazione è complessa. C’è frammentarietà che si unisce al disinteresse e allo scarso entusiasmo che si avverte in città. Se da un lato c’è voglia di cambiare, dall’altro le alternative non sembrano fin ora esaltare.