Ricorre oggi, l’anniversario della nascita di uno degli attori più talentuosi ed apprezzati dal pubblico italiano, il grande Massimo Troisi.
Per ricordarlo, abbiamo intervistato Gerardo Ferrara, colui che è stato la sua controfigura, nelle scene più faticose, nel film campione d’incassi: “Il Postino“, con protagonista femminile, Mariagrazia Cucinotta.
Ferrara, un professore di Sapri, fu scelto per affiancare Troisi, in alcune scene che per lui erano diventate difficili da realizzare, in quanto il suo cuore era molto affaticato da una malattia che lo portò, prematuramente, alla morte il 4 giugno del 1994, il giorno dopo aver finito di girare il Postino.
Tra Ferrara e Troisi, nacque una bellissima amicizia, Gerardo ancora oggi, quando ne parla si emoziona. Gli tornano alla mente tutti i momenti bellissimi ed emozionanti vissuti con lui.
La vita e la carriera di Troisi
Troisi, nacque a San Giorgio a Cremano il 19 febbraio, da padre ferroviere e madre casalinga, iniziò la sua avventura esordendo con il gruppo I Saraceni e successivamente come parte del trio La Smorfia, insieme a Lello Arena, che sarà suo compagno di recitazione anche in tante altre pellicole, ed Enzo Decaro.
Nel 1981, la svolta. Il suo film “Ricomincio da tre”, si rivelò un clamoroso successo di pubblico ed ottenne degli straordinari riconoscimenti dalla critica, ben oltre tutte le aspettative.
La colonna sonora del film, fu affidata ad un giovane musicista napoletano, che riusciava a toccare le corde dell’anima, Pino Daniele. La scalata verso il successo, proseguì con il film “Non ci resta che piangere”, insieme a Roberto Benigni.
Troisi e il legame con il Cilento
Il nome di Troisi è particolarmente legato al Cilento e Vallo di Diano, sul territorio infatti, sono varie le intitolazioni fatte a suo nome. A Casalbuono, in passato, è stata organizzata una rassegna di teatro amatoriale e l’auditorium comunale, è dedicato proprio a lui. Anche Agropoli ha deciso di omaggiare l’attore: in località Moio Alto, una strada porta il suo nome.