Le giuggiole: un frutto dimenticato, ma dalle tantissime proprietà benefiche

Le giuggiole, cosa sono e come si mangiano? Ecco qualche idea e qualche ricettina veloce

Di Rossella Tanzola

Le giuggiole (nella foto di www.agricolasigi.it)fanno parte di quei piccoli frutti ormai dimenticati, scomparsi dal mercato. Fortunatamente possiamo ritrovarli nelle campagne perchè sono una specie spontanea e diffusa. Citate anche dallo storico Erodoto, esso le descrive nei suoi scritti per l’estrema dolcezza che le contraddistingue.

La storia delle giuggiole

Originaria dell’Africa settentrionale e della Siria, la pianta delle giuggiole appartiene alla famiglia delle Rhamnaceae. Il periodo della maturazione e della raccolta si colloca verso l’inizio dell’Autunno, nel mese di Settembre. I frutti si presentano con una forma ovale e di colore rosso scuro, hanno una buccia molto sottile, dal gusto deciso e dolce ma acidulo.

Le giuggiole si possono mangiare crude come snack sano e nutriente oppure si possono utilizzare dopo la cottura o la sua essiccazione, ad esempio per preparare delle deliziose confetture e marmellate, liquori e il rinomato brodo di giuggiole. Da qui nasce l’espressione metaforica “andare in brodo di giuggiole” per indicare uno stato d’animo gioioso ed euforico.

Ecco le proprietà benefiche

Una vera delizia per i più golosi. Questo frutto, altre alla sua bontà possiede una grande quantità di ingredienti naturali e apporta innumerevoli proprietà benefiche per chi lo assume, vediamole insieme: – elevata funzione digestivaproprietà diuretiche – alti livelli di potassio che aiutano a combattere la pressione alta – è un frutto antiossidante – ha proprietà antinfiammatorie – favorisce la concentrazione e aiuta a migliorare la memoria – sali minerale e vitamina C.

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