Ascea, mancano medici: dal Comune appello ad Asl e Regione

Mancano medici sul territorio di Ascea e a risentirne sono soprattutto i residenti delle frazioni alte. Appello ad Asl e Regione

Di Luisa Monaco

ASCEA. Mancano medici, dal Comune di Ascea un appello alle autorità regionali e sanitarie. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Pietro D’Angiolillo, ha deciso di fare voti al presidente della Regione, Vincenzo De Luca, all’assessore alla sanità e al direttore generale dell’Asl affinché risolvano i problemi che da troppo tempo si segnalano sul territorio comunale.

“Intere comunità del nostro comune, costituite in prevalenza da persone anziane e spesso non autosufficienti, sono prive di assistenza per quanto riguarda la medicina di base”, osservano da palazzo di città. In particolare sono le frazioni alte (Terradura, Catona e Mandia, per circa 600 abitanti) a vivere questo problema, sorto in seguito al pensionamento dei medici convenzionati, mentre altri lasceranno a breve.

Ascea era stata un anno fa già dichiarata zona carente di assistenza medica; un ruolo, poi, attribuito a Pisciotta, ed oggi il medico che ha qui studio, “nonostante il comune di Ascea abbia messo a disposizione gratuitamente gli ambulatori, sia ad Ascea Capoluogo che a Terradura, Catona e Mandia, si rifiuta di spostarsi dall’ambulatorio di Pisciotta per assistere in loco i cittadini di Ascea, tra cui molte persone anziane ed estremamente fragili”.

Di qui, considerato il numero di abitanti di Ascea che si moltiplicano esponenzialmente durante l’estate, e le difficoltà nel raggiungere gli studi medici, è stato chiesto alle autorità regionali e sanitarie di provvedere a bandire la carenza di medici di medicina generale con obbligo di studio sul territorio comunale, considerato anche che a breve andranno in pensione altri due medici di base.

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