Individuata all’ospedale Cotugno è la prima variante Omicron 2 in Campania. Il tampone, sottoposto ad analisi genetica nell’ambito della sorveglianza nazionale, appartiene ad una ragazza di 18 anni residente a Pomigliano d’Arco vaccinata col monodose Johnson & Johnson e non ancora sottoposta a dose booster. La ragazza il 16 gennaio era risultata positiva, paucisintomatica, e 10 giorni dopo, il 26 gennaio, al tampone di fine isolamento, si è negativizzata.
In Italia la sottovariante BA.2, ribattezzata appunto Omicron 2, è attualmente presente in 9 Regioni. Essa rappresenta una ulteriore evoluzione di Omicron da cui differisce per 27 mutazioni di cui 10 sono uniche laddove Omicron differisce dalla versione Delta per 47 mutazioni di ci 32 uniche.
Le prime segnalazioni della BA.2 si sono avute a metà dicembre in India. Secondo alcuni studi recenti e calcoli epidemiologici Omicron 2 sarebbe contagiosa circa il doppio di Omicron. Questo potrebbe ridare una spinta alle nuove infezioni e anche provocare una certa quota di reinfezioni.
Secondo il genetista napoletano Andrea Ballabio, direttore del Tigem, «il processo di adattamento all’ospite del virus continua e la cosa fondamentale da monitorare sono gli esiti delle infezioni ossia i ricoveri e i decessi che nei paesi come la Danimarca in cui Omicron 2 si sta affermando non sembra stiano aumentando. Questo soprattutto perché incontra una popolazione quasi completamente vaccinata».