Scuole ad Agropoli, Coppola: ecco i dati dei contagi

Il Candidato sindaco Giovanni Basile però attacca: investito poco sulle scuole

Di Roberta Foccillo

“Capisco la preoccupazione dei genitori sulle scuole e vi assicuro che per me sarebbe facile dirvi che ho intenzione di chiuderle. Ma il mio dovere come sindaco e come cittadino è quello di rispettare le leggi”. Inizia così il messaggio del sindaco di Agropoli Adamo Coppola, in risposta a quanti, ancora oggi, nonostante le direttive del governo e la decisione del TAR che ha bocciato l’ordinanza di chiusura della Regione, chiedono il ritorno alla dad. 

“Il governo ha dato precise indicazioni sulle scuole e il TAR Campania ha sospeso l’ordinanza della Regione che ne disponeva la chiusura. Oggi tutti gli istituti sono aperti. I sindaci che hanno disposto la sospensione delle lezioni in presenza, lo hanno fatto soltanto per pochi giorni e per specifiche criticità relative ai singoli plessi”, fa sapere Coppola. 

“Capisco le perplessità, ma vi assicuro che il mio esclusivo interesse è quello di garantire la sicurezza dei nostri bambini e dei nostri ragazzi; anche io ho dei figli che frequentano le scuole di Agropoli e per questo i vostri timori sono anche i miei – ha proseguito il primo cittadino – Dobbiamo capire che se si seguono rigorosamente le regole le scuole sono un luogo sicuro. 

Il sindaco fornisce anche dei numeri: da quando si è tornati in classe soltanto il 4% dei positivi registrati in città è relativo a bambini in età scolare. Alcuni di questi, inoltre, hanno contratto il virus al di fuori delle aule. Comunque non dobbiamo abbassare la guardia. 

“Gli istituti periodicamente garantiscono la sanificazione delle classi, inoltre abbiamo sospeso la mensa e garantito un contributo per installare i sanificatori, seppur non previsti dai protocolli – conclude Coppola – Dobbiamo tenere alta l’attenzione, vaccinarci e rispettare le indicazioni che arrivano dal governo. Come sindaco posso assicurarvi che seguo costantemente la situazione.  Ma sappiate che il nemico da battere non è la scuola o le direttive che ci arrivano dai ministeri, ma il virus. Rispettiamo le regole e continuiamo a vaccinarci”. 

Critico Giovanni Basile, candidato sindaco di un gruppo di centro-destra: “è palese che il comparto scuola non è una priorità per questo Sindaco e per la sua amministrazione. Questo perché poco o nulla è stato speso per arginare il Covid. Poco o nulla è stato fatto prima della riapertura delle scuole dopo l’estate. Le ultime manutenzioni furono terminate in fretta e furia dopo l’inizio dell’anno scolastico

Se fossero state sostenute ingenti spese dall’Ente, nessuno avrebbe potuto contestarle”. Basile non entra nel merito della chiusura delle scuole in questo periodo ma contesta la mancata chiusura prima di natale e la stessa scelta dei protocolli ministeriali di tenere le finestre aperte. Per l’aspirante sindaco il comune avrebbe dovuto garantire degli aeratori, acquistandoli con i fondi destinati agli eventi natalizi.

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