FELITTO. Le vaccinazioni rappresentano una priorità. Lo dicono dal governo e lo ripetono gli amministratori dei vari enti locali. Grazie al vaccino non si evita il covid-19 ma si evita la forma grave della malattia. Lo confermano anche i dati. Il tasso di ricovero in terapia intensiva per i non vaccinati è 26,7 ogni 100mila, mentre per chi ha completato il ciclo vaccinato con la dose booster si ferma allo 0,9.
Non solo: nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva l’efficacia nel prevenire la diagnosi e i casi di malattia severa è pari rispettivamente al 68,8% e al 98%. Tutto ciò emerge nell’ultimo report settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità che fotografa l’impatto della vaccinazione sulla prevenzione di infezioni, ricoveri e decessi.
Nel Cilento la campagna vaccinale prosegue a ritmo serrato dopo le polemiche iniziali. Gli open day che determinavano caos e assembramenti, hanno lasciato il posto, nella gran parte dei casi, alle convocazioni, gestite direttamente dall’Asl. Laddove vengono organizzati open day periodici, soprattutto nei piccoli centri, si accede comunque su prenotazione.
I risultati fin ora sono positivi. Superato quasi ovunque il 40% di terze dosi somministrate; le prime dosi, invece, non sono mai al di sotto del 70%.
Tra i comuni virtuosi spicca Felitto. «Il 93 % della popolazione felittese ha aderito alla campagna vaccinale», dicono con orgoglio dal Comune. Infatti il 93% dei cittadini ha effettuato la prima dose di vaccino, pari a 1044 persone; l’86% ha ricevuto anche la seconda dose (965 persone). Un numero più basso quest’ultimo, ma bisogna tener conto che vi è chi si è sottoposto all’inoculazione del monodose Jhonson, che pertanto non riceve la seconda dose ma direttamente la booster, ovvero la terza dose. In questo caso Felitto ha raggiunto già il 66% con l’inoculazione di 741 vaccini. I numeri sono destinati a crescere vista la grande adesione registrata.