Ascea, Salvatore torna a Sanremo: lo faccio per Antonietta

“Oggi devo rifarlo per lei perché so che è quello che avrebbe voluto”

Di Carmela Santi

Canticchia una canzone neomelodica napoletana. La preferita di Antonietta. Salvatore Palmigiano è già pronto per partire per la Città dei Fiori. Sarà uno dei pizzaioli di Casa Sanremo.

“Ricordo ancora – dice – quando lo scorso anno Antonietta è rientrata a casa, era piena di gioia perché era riuscita ad inserirmi in questo bel progetto. Aveva organizzato tutto lei in silenzio senza anticiparmi nulla. Mi disse che sarei dovuto partire solo a contratto firmato. Oggi devo rifarlo per lei perché so che è quello che avrebbe voluto”.

Salvatore non nasconde le lacrime. È ancora troppo forte il dolore. Un destino atroce nel giro di tre mesi le ha portato via Antonietta e la piccola Sharon, entrambe vittime del covid. Sharon è morta a venti giorni dalla prematura nascita.

Mamma Antonietta, originaria di Montano Antilia era risultata positiva alla 24esima settimana di gravidanza, ha lottato per tre mesi nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Federico II di Napoli. Era riuscita a guarire dal Covid 19 ma il suo cuore non ha retto. Si è spenta a soli 27 anni.

Troppo gravi le conseguenze dovute al contagio. Salvatore è rimasto solo con il piccolo Gaspare che ha appena due anni, ma è lui la forza per andare avanti. Maestro pizzaiolo di Ascea, papà Salvatore, da qualche settimana ha riaperto la propria pizzeria ed ora è pronto per partire per Sanremo. Farà parte nuovamente della brigata di pizzaioli che durante la settimana del Festival della Canzone Italiana preparerà la pizza per i tanti ospiti del salone che fa cornice alla kermesse canora. “Il contratto firmato da Antonietta lo scorso anno – racconta Salvatore – prevedeva già la partecipazione anche per questa edizione di Casa Sanremo, ma al di là dell’impegno preso ho deciso di andare per continuare un progetto avviato ed iniziato proprio con mia moglie. Ogni minuto lo dedicherò a lei”. Salvatore si sta organizzando per partire il 31 gennaio. “Non sarò solo -dice – con me avrò sempre i miei due angeli speciali. E poi spero di poter ringraziare personalmente anche i miei amici pizzaioli con i quali già lo scorso anno ho condiviso Casa Sanremo, nei momenti difficili mi sono stati sempre accanto” . Antonietta era risultata positiva al Covid 19 intorno a ferragosto mentre aspettava la sua seconda bambina. Era alla 24esima settimana e non si era sottoposta alla vaccinazione. Così le aveva consigliato il suo ginecologo. Salvatore risultato positivo insieme alla moglie invece si era già vaccinato ed ha sempre ribadito che anche la sua Antonietta era pronta a ricevere il siero non appena le sarebbe stato possibile. Purtroppo il Covid non ha lasciato scampo alla sfortunata 26enne e alla sua bimba. Nell’ultimo mese di vita di Antonietta, il giovane cilentano ogni giorni ha raggiunto l’ospedale di Napoli. La moglie era guarita dal Covid. “Almeno questo miracolo – racconta ancora oggi Salvatore – a differenza di molti altri che hanno perso i proprio cari per colpa di questo maledetto virus, ho potuto rivedere Antonietta e starle vicino almeno per qualche ora al giorno, ha sempre continuato a parlarmi con gli occhi”. Salvatore ancora oggi é un uomo distrutto dal dolore ma non riesce a nutrire rancore per qualcuno. “L’unico responsabile in questa tragedia – dice – é il Covid. Il rancore e una pietra sul cuore, e il mio cuore deve essere libero per Antonietta, Sharon e mio figlio Gaspare”.

Il giovane pizzaiolo anche con il suo lavoro sta trovando al forza per andare avanti. Ha una forte fede in Dio e la preghiera lo ha sempre accompagnato in questa immane tragedia che lo ha colpito. Spera, andando a Sanremo di riuscire a trovare un po’ di pace lontano dalla routine quotidiana che inevitabilmente lo riporta a pensare e ripensare a quanto accaduto. Ogni giorno si fa mille domande che purtroppo rimangono senza risposte.

“In questo momento di buio – dice – ho riscoperto anche la musica. Antonietta amava le canzoni neo melodiche napoletane ed io ho iniziato ad ascoltarle. Sanremo sicuramente Città della musica saprà regalarmi un po’ di serenità”.

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