La Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Salerno si trasforma ufficialmente nella nuova Scuola Interateneo di Specializzazione in Beni Archeologici “Tra Oriente e Occidente”. Un rapporto di collaborazione, quello creatosi tra gli archeologi dei due Atenei campani, che risale agli anni Ottanta del secolo scorso e che viene finalmente ufficializzato in una fusione finalizzata alla realizzazione di una Scuola unica.
L’obiettivo prefissato dai Rettori Vincenzo Loia (UniSa) e Roberto Tottoli (Università degli Studi di Napoli “L’Orientale) è la formazione di archeologi competenti e dotati di tutti i curricula previsti a livello ministeriale: Orientale, Preistorico, Classico e Medievale. Verrà inoltre rimarcato, in questo modo, il profondo sodalizio tra i due Atenei e la grande importanza del progetto di formazione professionale nell’ambito dell’archeologia.
Si apre, quindi, una grande e importante opportunità per gli studenti campani interessati allo studio della materia. Nel periodo di formazione agli allievi sarà data la possibilità di effettuare esperienze sul campo sia presso il Parco Archeologico di Paestum che in altri canteri archeologici dei due atenei, siti a Pompei, Napoli, Posillipo, Cuma, Cupra Marittima, Caselle in Pittari, Montecorvino Rovella e Pontecagnano. La Scuola non esclude che possano svolgersi esperienze di studio anche all’estero, in località pregne di storia antica quali Grecia, Egitto, Marocco, Sudan, Oman, Arabia Saudita, nel Mar Rosso, Indonesia, Arzeibaijan, Russia e Pakistan.
La giornata di inaugurazione, dunque, si terrà il prossimo 17 gennaio presso la sede di palazzo Corigliano a Napoli e sarà dedicata al grande archeologo e intellettuale François Lissarrague, direttore emerito dell’”École des haute étude en sciences sociales”, scomparso lo scorso mese di dicembre a Parigi, proprio poco dopo aver concluso il suo periodo di “Visitig Professor” presso l’Università di Salerno.