ALBANELLA. Saranno gli esami che verranno eseguiti sul corpo a far comprendere se il cadavere rinvenuto in un uliveto ad Albanella sia quello di Giuseppe Gaudiano, il 51enne scomparso da più di un mese.
Cadavere nell’uliveto, il ritrovamento
Una persona della zona aveva avvistato il corpo in un terreno e aveva fatto scattare l’allarme; subito sul posto erano giunti i carabinieri della compagnia di Agropoli, guidati dal capitano Fabiola Garello, il magistrato e gli uomini della scientifica. Il cadavere ritrovato nell’uliveto era con la faccia rivolta verso il terreno, aveva un braccio sotto al corpo e un’altra in orizzontale; inoltre l’uomo non indossava una scarpa.
Le ipotesi sul decesso
La morte, stando alle prime indicazioni, non sarebbe ricollegabile ad un suicidio e la posizione del corpo potrebbe escludere anche un improvviso malore, ma per ora si tratta esclusivamente di ipotesi.
Il ritrovamento del cadavere è avvenuto in un uliveto posto a ridosso della Sp11, il corpo era già in stato di decomposizione. Se si tratta di Giuseppe “Peppino” Gaudiano lo chiarirà l’esame del Dna da confrontare con quello della sorella.
L’autopsia, invece, dovrebbe sciogliere i nodi relativi alle cause della morte. La salma è sotto sequestro e custodita presso la sala mortuaria dell’ospedale di Eboli.