Caos scuola in Cilento e Diano: comuni divisi tra aperture e chiusure

Alcuni comuni hanno scelto di tenere chiuse le scuole, in molti altri restano aperte ma gli studenti le disertano

Di Carmela Di Marco

La scuola è nel caos più totale. Dopo che il Tar Campania ha accolto il ricorso di Governo e genitori contro lo stop alla didattica in presenza in Campania (leggi qui), sembrava che gli istituti potessero riaprire regolarmente e senza intoppi, invece così non è stato. Pochi minuti dopo il decreto del Tribunale amministrativo che ha ritenuto illegittima la decisione del presidente della Regione Vincenzo De Luca, ecco fioccare le ordinanze dei sindaci.

Alcuni, come Gioi, si erano mostrati profetici annunciando ben 24 ore prima che le scuole, anche in caso di sentenza sfavorevole alla Regione, sarebbero rimaste chiuse. Altri, come Sapri, dopo aver disposto la chiusura delle superiori hanno esteso l’ordinanza a tutte le scuole. Superiori chiuse anche a Vallo della Lucania. Stop alle lezioni per due giorni a Castellabate.

Stop anche nei piccoli centri: Salento, Futani, Rofrano, Laurito, Montecorice, Monte San Giacomo, Montesano sulla Marcellana, Sanza, Teggiano, Caggiano, Buonabitacolo, Auletta, Sassano, Buccino, Serre, Controne, Sicignano degli Alburni, Petina, Postiglione, Castelcivita. Tutti a casa, solo per qualche giorno o fino al weekend. Dalla prossima settimana, invece, tutti dovranno necessariamente tornare in classe in assenza di un provvedimento del Governo che continua però a dispensare fiducia. Cosa sarà cambiato tra una settimana sul fronte contagi? Probabilmente nulla considerato che i casi covid sono destinati ancora a salire.

Intanto sui social è polemica tra genitori favorevoli e contrari alla Dad. A pagarne le conseguenze sono gli studenti. Molte classi restano vuote, con mamme e papà che nonostante la scelta del governo di tenere le scuole aperte non vogliono mandare i loro figli a scuola temendo un contagio. In alcune classi gli studenti in Dad sono più numerosi di quelli presenti ed è caos anche sul fronte docenti e personale ata.

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