Cilento e Diano: no alla dad. Diffide a presidi e sindaco

Scoppia la protesta dei genitori sulla chiusura degli istituti scolastici: “dad illegittima, pronti a rivolgerci all’autorità giudiziaria”

Di Carmela Di Marco

Le scuole non devono chiudere. È quanto dicono gruppi di genitori che si stanno unendo in queste ore in comitati, con l’obiettivo di chiedere che gli istituti superiori restino aperti. Diffide stanno arrivando a sindaci e dirigenti scolastici, anche del comprensorio del Cilento e Vallo di Diano. 

Nella missiva si intima di “astenersi dal comunicare l’attivazione della didattica distanza, nonché di non procedere all’attivazione della medesima, non essendo legislativamente contemplata, con l’avvertimento che, in caso contrario, si agirà nelle sedi opportune, ivi compresa la competente autorità giudiziaria, per il ripristino immediato della legittimità e delle legalità violate, con ulteriori conseguenze anche in termini di maggior danno”. 

La scelta dei comitati segue quella di alcuni genitori che hanno presentato ricorso al Tar contro l’ordinanza del presidente della regione Campania Vincenzo De Luca di chiudere tutte le scuole, ad eccezione degli istituti superiori. Domani i giudici potrebbero già decidere. Anche il governo il prossimo 13 gennaio dovrebbe presentare ricorso contro l’atto. Se ne saprà di più domani quando il premier Deaghi terrà una conferenza stampa. Al momento restano chiuse le scuole dell’infanzia, le elementari e le medie. Nel Cilento dad alle superiori soltanto a Vallo della Lucania, Sapri, e i centri dell’area del Tanagro.

In provincia di Salerno su 158 comuni, sono una ventina quelli che hanno scelto di estendere l’ordinanza del governatore anche alle superiori. Si tratta di piccoli centri ,ad eccezione di Scafati, unico comune al di sopra dei 15.000 abitanti ad aver fatto questa scelta. 

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