“Chiudere, vaccinare e poi riaprire”, queste le parole del governatore Vincenzo De Luca che nelle ore scorse ha mostrato preoccupazione per il ritorno a scuola dopo lo stop delle festività. Dubbi sorti in seguito al continuo aumento dei casi di positività, sia a carattere regionale che nazionale. La variante Omicron è assodato essere il virus più contagioso della storia, ma non il più virulento…se vaccinati, ovviamente. Così prima ancora che il governo varasse un nuovo decreto, abbiamo chiesto a voi lettori se la DAD, in questo momento, fosse necessaria.
Per il 73% di voi si, bisognerebbe ritornare per il momento alla didattica a distanza.
“Non vedo altro rimedio, soprattutto per i bambini che ancora non sono vaccinati”, scrive Sara.
Cinzia invece dice: “Sarà dura in entrambi i casi, alla dad però siamo già abituati, in casa abbiamo persone anziane non possiamo rischiare”.
Le nuove misure del governo Draghi non parlano di chiusura delle scuole, ma di un nuovo protocollo per le quarantene.
Per la scuola dell’infanzia, in presenza di un caso di positività, è prevista la sospensione delle attività per una durata di dieci giorni.
Per la scuola primaria, con un caso di positività, si attiva la sorveglianza con testing. Test antigenico in caso di una positività per tutta la classe al T0 e T5. In caso di due positività, DAD per dieci giorni.
Per le scuole secondarie di primo e secondo grado, invece, fino a un caso di positività nella stessa classe è prevista l’auto-sorveglianza e con l’uso, in aula, delle mascherine Ffp2. Con due casi nella stessa classe è prevista la didattica digitale integrata per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono guariti da più di 120 giorni, che non hanno avuto la dose di richiamo. Per tutti gli altri, è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’auto-sorveglianza e l’utilizzo di mascherine FFP2 in classe. Con tre casi nella stessa classe è prevista la DAD per dieci giorni.
Al prossimo sondaggio.