… E si sa, l’Epifania ogni festa porta via, ma nonostante ciò è sempre tanto attesa soprattutto dai piccini perché porta loro tanti dolcini.
La leggenda narra che durante il cammino per Betlemme i Re Magi non riuscivano a trovare la strada. Incontrarono una vecchietta a cui chiesero informazioni per il tragitto, ma lei si rifiutò di mostrare la giusta via. Poco dopo, presa dai sensi di colpa preparò un grande cesto colmo di leccornie da consegnare ai Magi insieme alle sue scuse. Purtroppo non riuscì più a trovarli, allora cosa fece? Si fermò in ogni casa lasciando qualche dolcetto, sperando che in una di quelle abitazioni vi fosse Gesù.
Simbolo tradizionale dell’Epifania è la calza: il 5 gennaio sera si appende al camino una calza vuota aspettando l’indomani per vedere cosa ci sia dentro. Se questa sarà piena di mandarini, frutta secca e dolcetti allora vuol dire che il nostro operato dell’anno da poco passato è stato buono, ma attenzione che la Signora Vecchietta è molto attenta e non si esime da lasciare solo cenere e carbone per chi è stato un po’ “birbone”!
Filostrocca di Anna Gaspari
La Befana, poverina, anche se acciaccata e vecchina…sulla scopa deve andare e i giochi…consegnare…
E si mette lo scialetto e un cappello un poco stretto.. se no il vento dispettoso volar lo fa a ritroso….
Mannaggia…come scura questa notte.. e c’ho pure le scarpe rotte…ma non posso tradire chi con gioia mi sa aspettare!…
Ecco…riempio le calzette…con giochini.. caramelle e cioccolatini…il carbone…quello no…in questi tempi di congiuntura…me lo tengo sol per me…affinché possa nella mia bella stufetta.. scaldare le mie vecchie ossa!