MONTANO ANTILIA. Si sottopone alla terza dose, ma del suo green pass nessuna notizia e così si trova in una fase di stallo che non gli permette nemmeno di rientrare in Svizzera per sottoporsi a delle terapie. E’ la storia di Giovanni, 60 anni, in questo momento residente a Montano Antilia.
“Nei giorni scorsi, edendo un autobus che partiva per le vaccinazioni anti COVID capitanato dal sindaco Trivelli – racconta Giovanni – gli ho chiesto se potevo partecipare anche se non ero nella lista lista, venendo dalla Svizzera”.
La richiesta è stata accolta ed è qui che è iniziata un’odissea: “non avendo tessera sanitaria e codice fiscale, mi hanno somministrato la dose, chiesto il telefono, ma avendo un numero svizzero hanno messo agli atti il numero di un impiegato ASL. Ho fornito l’email ma non mi é arrivato mai niente”. I tentativi di avere chiarimenti non sono servizi: nessuna risposta né da parte del sindaco, né da parte dell’Asl.
Giovanni, già vittima di un infarto, lo scorso 20 ottobre ha avuto un altro intervento al cuore. “Soffro di insufficienza Cardiaca, e dovrei entrare in INSEL Ospital a Berna per una riabilitazione Cardiale”.
Senza green pass, però, tutto risulta più difficile, ma soprattutto teme che a causa di questa burocrazia la terza dose non risulti mai somministrata e che lui sia costretto ad una nuova inoculazione.