Agropoli: in un documento la testimonianza della venuta di Enrico De Nicola in città

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Di Ernesto Apicella

Due lettere ritrovate nel borgo antico di Agropoli, risalenti al 1923 e al 1925 testimoniano la presenza di San Giuseppe Moscati ad Agropoli.
Nella lettera datata venerdì 16 marzo 1923, San Giuseppe Moscati ringrazia il dottore Amedeo Di Sergio e famiglia per la gradita accoglienza ricevuta durante la sua permanenza ad Agropoli. Leggendo e rileggendo questa eccezionale reliquia ho cercato di capire chi potesse essere: “Il signor De Nicola vi invia ringraziamenti vivissimi.” Un accompagnatore casuale, l’autista, un parente, un amico.

Sono andato alla ricerca di questo cognome cercando di avvicinarlo storicamente alla figura di S. Giuseppe Moscati e alla fine, dopo mesi di tentativi, ho trovato il libro di Vittorino Andreoli “ Follia e Santità”. Andreoli parla dell’ottimo rapporto di amicizia che si era instaurato tra l’onorevole Enrico De Nicola e S.Giuseppe Moscati.

Ma chi era Enrico De Nicola? Enrico De Nicola, nato a Napoli il 9 novembre 1877, è stato l’unico politico ad aver ricoperto la carica di Presidente dello Stato, di Presidente del Senato, di Presidente della Camera dei Deputati e di Presidente della Corte Costituzionale, trovandosi così ad essere a capo di quattro delle cinque maggiori Cariche dello Stato Italiano. Avvocato penalista di fama internazionale fu eletto deputato per la prima volta nel 1909. Presidente della Camera dei Deputati dal 1920 al 1924. All’epoca della Marcia su Roma fu garante del Patto Nazionale di pacificazione tra Fascisti e Socialisti, poi abortito. Nel 1929 fu nominato Senatore del Regno d’Italia partecipando, per scelta politica, alle sole riunioni giuridiche. Nel 1943, dopo la caduta del Regime Fascista, mediò tra le forze Anglo-Americane e la Famiglia Reale per consentire un più agevole passaggio dei poteri. Il 28 giugno 1946 fu eletto dall’Assemblea Costituente capo provvisorio dello Stato. Il 1°gennaio 1948 assunse la carica di Presidente della Repubblica Italiana che mantenne fino al 12 maggio 1948. Da Senatore a vita il 28 aprile 1951 divenne presidente del Senato e il 23 gennaio 1956 presidente della Corte Costituzionale. Morì a Torre del Greco il 1°ottobre 1959.




Enrico De Nicola è stato un personaggio di grande spessore politico e giuridico, eppure visse da persona umile, onesta ed austera nei costumi. Famoso il suo arrivo a Roma in occasione della investitura a Capo dello Stato. Arrivò in auto privata da Torre del Greco e dopo l’investitura rifiutò lo stipendio di 12 milioni. Non si stabilì al Quirinale ma optò per Palazzo Giustiniani. Famoso per il suo cappotto rivoltato più volte, come si usava una volta. Era il tempo in cui i politici i conti li facevano con le proprie tasche e non con quelle degli italiani. Un personaggio che vedeva la Politica come una Missione rivolta ad aiutare i cittadini italiani a vivere un presente più dignitoso e a sperare in un futuro più radioso e di pace per i propri figli. 

Perché erano amici? Cosa accomunava San Giuseppe Moscati ed Enrico De Nicola? Credo l’umiltà dei grandi, l’amore per il prossimo, la certezza di essere di passaggio in questo Mondo e di dare tutto se stessi per migliorarlo.

San Giuseppe Moscati un luminare della Medicina, restio alla ricchezza e protettore dei poveri. Enrico De Nicola giurista di fama internazionale e politico di eccellenza, anche lui nemico del denaro e uomo di pace. Come non potevano questi due uomini non conoscersi ed integrarsi. Due Missionari, pura santità e pura politica. Spesso trascorrevano ore intere a discutere sul come poter aiutare l’Umanità afflitta dalla povertà e dalle miserie umane. Nel 1923 il Regno d’Italia e i Partiti Italiani stavano attraversando una fase molto controversa e buia ed Enrico De Nicola, restio alle beghe di Palazzo, preferiva trascorrere il suo tempo con l’amico Giuseppe Moscati.

Ed ecco che si concretizza la sua eccezionale presenza in compagnia di San Giuseppe Moscati ad Agropoli. Oggi in questo ennesimo momento di crisi Istituzionale Enrico De Nicola, che per le sue qualità culturali, sociali e morali ha impersonato in modo magistrale il perfetto politico, dovrebbe essere il punto di riferimento per gli attuali politici italiani.

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