Danno erariale presso la comunità montana Gelbison e Cervati, rispinte le accuse

I vertici della Comunità Montana rischiavano di dover restituire 350mila euro

Di Redazione Infocilento

VALLO DELLA LUCANIA. Si conclude il procedimento che vedeva coinvolti i vertici della Comunità Montana Gelbison e Cervati per presunto danno erariale. La Procura presso la Corte dei Conti ipotizzava un danno di 350mila euro e chiedeva il pagamento di 64mila euro per l’ex presidente Adriano De Vita, 113mila per l’attuale presidente Carmine Laurito e ben 177 per Valerio Rizzo, segretario dell’Ente montano.

La vicenda giudiziaria era iniziata cinque anni fa, in seguito ad una indagine coordinata dalla Corte dei Conti e seguita a livello territoriale dalla Guardia di Finanza.

Il danno erariale, stando alle accuse, sarebbe avvenuto durante un quinquennio, attraverso il conferimento di incarichi retribuiti per questioni amministrative e legali allo stesso Rizzo, già convenzionato come segretario presso la Comunità Montana.

Già in primo grado erano state respinte le richieste della Procura; nei giorni scorsi anche la Corte dei Conti ha confermato la decisione.

“Dopo cinque anni, è stata scritta la parola fine ad una vicenda assurda e squallida che ha riguardato la mia persona quale Segretario Generale della Comunità Montana Gelbison con sede in Vallo della Lucania. Avanti con forza, a testa alta, come sempre”, il commento di Rizzo.

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