Dal punto di vista evolutivo i semi delle piante sono una conquista piuttosto recente. Infatti prima le piante si riproducevano, in epoca antica, soprattutto attraverso le spore. Riprodursi attraverso i semi non è così difficile, anche perché per esempio i semi si diffondono con l’aiuto degli animali, che inavvertitamente possono trasportarli anche in luoghi piuttosto lontani. Anche noi uomini, con i vestiti e le scarpe che indossiamo quando camminiamo in mezzo alla natura, possiamo essere dei trasportatori di semi. Ma quali sono i principali vantaggi che le piante hanno potuto ottenere con lo sviluppo dei semi? Vediamo di capirne di più sull’argomento.
Quali sono le piante con i semi
A parte i semi autofiorenti, le piante che hanno i semi si possono dividere in due categorie. Alcune infatti producono dei semi che non sono ricoperti o che crescono all’interno di baccelli. Queste piante sono conosciute con il nome di gimnosperme. Ci sono poi le piante angiosperme, che sono quelle che hanno semi con fiori, che alla fine formano i frutti. I frutti contengono i semi al loro interno.
Per esempio alcune piante di semi più conosciute sono il melo, il pero, il pesco, il mandorlo, l’olivo, l’albicocco, il ciliegio, il castagno, la pianta di avocado, l’albero di mango e, fra gli altri alberi, anche le conifere e la quercia.
I vantaggi nelle coltivazioni
Dal punto di vista delle coltivazioni ci sono diversi vantaggi che possiamo trovare intrinseci alle piante da semi. Per esempio possiamo già vedere fin dall’inizio che con un seme si ha una maggiore scelta di caratteristiche specifiche della specie. Possiamo infatti selezionare i semi per fare in modo di arrivare alla dimensione del frutto, all’aspetto e poi semi che danno piante più resistenti alle malattie.
Inoltre, come fanno notare gli esperti di colture, le piante coltivate da semi sono in genere più forti e riescono a produrre una grande quantità di raccolto. Le piante ricavate dai semi hanno le radici collocate in profondità. Anche questo è un fattore molto importante, perché in questo modo la pianta può catturare meglio le sostanze nutritive presenti nel terreno e può crescere in maniera migliore.
Ma a livello evoluzionistico quali sono i vantaggi che le piante hanno ricavato attraverso la riproduzione tramite seme? Ecco gli elementi da considerare da questo punto di vista.
I vantaggi delle piante con seme nell’evoluzione
A livello evolutivo i vantaggi non sono così facilmente distinguibili. Infatti, come abbiamo già specificato, sicuramente i semi sono facilmente trasportabili anche in luoghi lontani. Tuttavia non tutte le piante si riproducono in maniera molto facile con il trasporto dei semi, perché la lunghezza del tempo a disposizione può variare a seconda della tipologia di pianta stessa.
Alcune piante con seme, per esempio, possono disperdersi con altri mezzi, oltre a quelli che già abbiamo visto, come l’acqua. Gli esperti tuttavia fanno notare che la riproduzione attraverso i semi ha delle caratteristiche molto convenienti. Intanto si tratta di una riproduzione più facile, che garantisce un maggiore successo nella sopravvivenza della specie.
Si può contare su una maggiore area di distribuzione e su una migliore conservazione delle caratteristiche genetiche delle piante. Inoltre non bisogna dimenticare che la riproduzione a partire dai semi garantisce un migliore utilizzo dell’ecosistema e un miglioramento dell’habitat.
Se una pianta non si trova in buone condizioni in un habitat naturale può trovare un altro habitat in cui crescere, proprio diffondendo i suoi semi anche per via aerea. Quindi da questo punto di vista si vede anche il vantaggio basato sul fatto che l’area di distribuzione di una certa specie vegetale può aumentare in maniera esponenziale, trovando le condizioni migliori in cui prosperare.