Salento: dopo l’incidente Davide Petraglia torna a cantare

Davide Petraglia torna a cantare dopo l'incidente, il 29 enne originario di Salento, rimase gravemente ferito in un incidente nel 2019

Di Carmela Santi

Davide Petraglia torna alla vita e lancia un importante messaggio: «Stiamo attenti, ho visto la morte con gli occhi. Diamo il giusto valore alla vita».

Il 29enne originario di Salento, il 30 agosto del 2019 rimase gravemente ferito in un drammatico incidente stradale che si verificò sulla Cilentana. L’auto sulla quale viaggiava insieme ad una ragazza nel violento impatto con un altro veicolo fu ridotta in un cumulo di lamiere.

La ragazza fortunatamente rimase quasi illesa, ma Davide fu estratto dall’auto in fin vita. Dopo una notte all’ospedale San Luca di Vallo fu trasferito a Napoli. Il giovane cilentano è tornato alla vita solo dopo due mesi di rianimazione all’ospedale Cardarelli e una lunga riabilitazione all’ospedale Campolongo di Eboli.

Ad aiutarlo in quei lunghi e difficili momenti, oltre all’affetto della sua famiglia e dei suoi tanti amici, la passione per la musica che Davide coltiva sin da piccolo. Quel maledetto 30 agosto quando ha rischiato la vita stava raggiungendo Vallo della Lucania dove aveva intenzione di realizzare un importante progetto musicale. Il destino invece lo ha messo di fronte ad un lunga pausa forzata.

Anche in ospedale durante la riabilitazione Davide non ha rinunciato alla musica. Ha iniziato a lavorare al brano dal titolo «Sulla mia pelle», in uscita nei prossimi giorni insieme al suo gruppo storico Alternativa 12. Nel brano, il giovane musicista parla proprio del suo drammatico incidente ed invita i ragazzi alla prudenza.

«Basta poco per mettere a rischio la nostra vita. Stiamo attenti». Davide approfitta per ringraziare a distanza di tempo chi lo aiutato ad uscire da del drammatico momento della sua vita.

«Ringrazio prima di tutti gli operatori sanitari, il vigile del fuoco discontinuo ad Asti e Salerno, mio cognato che primo fra tutti, trovandosi a passare per caso sul luogo dell’incidente, proprio pochi attimi dopo l’accaduto, riconoscendo la mia auto e resosi subito conto della gravità della situazione, si è prodigato senza sosta e senza timore alcuno nel soccorrermi».

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