Inaugura l’Anno Accademico dell’Università di Salerno

Ieri la cerimonia per dare il via all'Anno Accademico dell'Università di Salerno, nel 55esimo anno dalla sua fondazione

Di Comunicato Stampa

Ieri mattina l’Aula Magna “Vincenzo Buonocore” del campus di Fisciano ha ospitato la Cerimonia di Inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università di Salerno. L’Inno Nazionale, eseguito da Silvia Mazza – già studentessa e laureata presso l’Ateneo – ha aperto ufficialmente la Cerimonia.

Il tempo, i numeri e gli eroi”, il titolo dell’intervento iniziale del Magnifico Rettore Vincenzo Loia. Ricordando l’importanza di “vivere il proprio tempo e fare il proprio dovere”, il Rettore Loia ha dichiarato: “Così abbiamo trascorso il tempo complicato di questa pandemia. Abbiamo ampliato la nostra offerta didattica che conta ad oggi 83 corsi di studio e stiamo lavorando sulle nuove proposte formative da integrare. Abbiamo ottenuto buoni risultati nella ricerca con 41 progetti approvati su bandi competitivi. Abbiamo fatto investimenti significativi sull’edilizia, volti soprattutto ad aumentare i numeri di aule e laboratori. Per gli studenti abbiamo innalzato la soglia della No Tax Area al livello massimo consentito in Italia e abbiamo messo a budget un milione di euro per premiare il merito. E mi piace ricordare che abbiamo quasi del tutto assorbito la figura del ricercatore a tempo indeterminato con più di 80 progressioni di carriera. Per il personale tecnico e amministrativo abbiamo proceduto ad assegnare risorse in termini di punto organico superiori al 15% del puro e semplice turn over. Anche nell’emergenza Covid siamo riusciti a crescere e a fare in modo che i nostri studenti potessero svolgere tutte le attività. È attraverso di loro e per loro che l’Università è considerata un’Istituzione chiave del nostro Paese. È a loro che rivolgo il mio pensiero: anche in questo tempo difficile, non vi accontentate, siate eroi”,

A seguire la Cerimonia ha ospitato l’intervento di Marco Minniti, Presidente della Fondazione Med-Or, che ha sottolineato: “In questo momento l’alta formazione è importante per l’Italia, importante per questo territorio. Due sono le parole chiave per questa epoca: la prima è “futuro”, perché siamo ancora oggi dentro una pandemia, che vorrebbe inchiodarci alla quotidianità. Proprio perché è in atto questa pandemia dobbiamo avere ancora di più il coraggio di fare , progettare e pensare. La seconda parola è “Mediterraneo”: un pezzo grande del futuro e delle nuove generazioni si gioca nel Mediterraneo e nelle interconnessioni che saremo capaci di avere con l’altra parte del Mediterraneo, parte cruciale del pianeta”.

Il programma della mattinata è proseguito con la testimonianza degli studenti dell’Ateneo rappresentati dalla Presidente del Consiglio studentesco Carmen Rosaria Scalcione: “La giornata di oggi è particolarmente importante, fa effetto e dà calore vedere tante persone riunite nello stesso luogo dopo tanto tempo trascorso dietro ad un freddo schermo. Per me Unisa è campus vivendi, per me università è una comunità, una comunità fatta di individui che condividono valori, percorsi di studio e di crescita personale. A tutti i neoiscritti della nostra università, va il mio più forte in bocca al lupo, il vostro futuro inizia da qui, da questo campus”.

Per il Personale tecnico e amministrativo dell’Ateneo in Senato accademico è intervenuto Gerardo Pintozzi, che ha dichiarato: “Accogliamo con favore l’inizio di una fase di crescita per il Personale tecnico e amministrativo dell’Ateneo. Poiché una Università che aspira ad essere punto di riferimento per il proprio territorio, essere un’eccellenza nel campo della ricerca e della didattica, che lavora per cogliere le opportunità straordinarie previste dal PNRR, non potrà fare a meno di una Amministrazione qualificata e ben organizzata. Ogni successo acquisito sarà frutto anche del nostro lavoro”.

L’intervento di chiusura della Cerimonia è stato affidato al Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero De Raho: “L’Università rappresenta la più elevata scuola di formazione, educazione e specializzazione. La Scuola Medica Salernitana è stata la prima e più importante Istituzione medica d’Europa nel Medioevo. L’Ateneo in cui oggi ho l’onore di parlare dona formazione da più di mezzo secolo, rappresentando un faro di cultura pluridisciplinare. Con l’Università di Salerno la Direzione Nazionale ha costituito l’Osservatorio multidisciplinare antiterrorismo e, nell’ambito di questa collaborazione, è stato realizzato un software che agevola la ricerca e l’analisi di siti di propaganda di fiancheggiatori del terrorismo di matrice islamica. La formazione di un team congiunto consente l’acquisizione di informazioni di grande importanza investigativa.  Questa Università mi è particolarmente cara per avermi invitato in numerose occasioni seminariali. La filosofia dell’Università è combinare la ricerca più avanzata con le più moderne tecniche per far ricadere la ricerca a benefici dei cittadini. Uno dei compiti dell’Istruzione e dell’Università è anche quello di educare alla legalità, formare cittadini consapevoli dei propri doveri” – ha concluso il Procuratore.

Dichiaro ufficialmente aperto l’Anno Accademico 2021/22, 55esimo dalla fondazione” – questa la formula solenne con cui il Rettore Vincenzo Loia ha simbolicamente dato avvio all’Anno universitario dell’Ateneo salernitano. 

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