Il 19 novembre del 461 d.C. a Ravenna il “cilentano” Libio Severo Sepenzio divenne imperatore dell’impero Romano d’Occidente. Era nato nel 420 d.C. a Buxentum, l’antica Pixous, odierna Policastro Bussentino, frazione di Santa Marina nel Golfo di Policastro.
Libio Severo Sepenzio era un uomo pio e religioso e infatti come prima cosa, dopo che divenne imperatore, fece abrogare una legge di Maggioriano particolarmente dura contro il clero.
Libio fu uno degli ultimi imperatori romani d’Occidente, privo di effettivo potere.
Ecco come divenne Imperatore
Erano gli anni in cui a Roma, dopo il brutale Sacco dei Vandali del 455, dominava Ricimero. La sua origine barbarica gli impediva infatti di prendere il trono per sé. Per questo voleva porre sul trono d’Occidente un imperatore debole che potesse controllare. Il Re dei Vandali Genserico propose come candidato Flavio Anicio Olibrio che aveva sposato una delle figlie di Valentiniano III.
Ricimero, però, decise di ignorare il candidato di Genserico e mise sul trono il “cilentano” Libio Severo, scelto per compiacere l’aristocrazia italica. Immediatamente Severo cancellò la possibilità per i coloni di affrancare i propri figli dal servizio sotto i grandi latifondisti dell’aristocrazia italica. Molte province non riconobbero la sua elezione così come l’imperatore d’oriente Leone I. Questi pochi anni da imperatore si caratterizzarono per il fatto che Ricimero fu l’effettivo detentore del potere.
La tradizione narra che fu proprio Ricimero ad avvelenare l’imperatore, anche se la versione maggiormente accreditata presso gli studiosi moderni è che Severo sia morto di morte naturale.
A Policastro sono state rinvenute alcune monete romane recanti la sua effige e una via porta il suo nome.