Il Tar della Campania ha accolto il ricorso del Codacons contro l’ordinanza di sospensione delle attività didattiche in presenza per la Regione Campania firmata dal governatore Vincenzo De Luca lo scorso 27 febbraio.
Secondo i giudici amministrativi, le ordinanze restrittive della Regione non hanno tenuto conto della regolamentazione per fasce di rischio contenuta nella normativa statale “che aveva già operato, ex ante, il bilanciamento tra diritto alla salute e diritto all’istruzione, nel senso di sacrificare il secondo al primo nei casi di maggior rischio (regioni ‘rosse’) e, in via progressivamente più restrittiva, all’aumentare dell’età dei discenti”.
Per il Tar Campania una deroga alla normativa generale avrebbe richiesto “una motivazione stringente e rafforzata che avesse dato conto degli elementi di fatto, diversi o sopravvenuti rispetto a quelli considerati dal Governo nazionale, che, quali indici di aggravato rischio, giustificassero il regime più restrittivo”.