AGROPOLI. Un uomo solo al comando. Così può essere riassunta l’esperienza amministrativa del sindaco Adamo Coppola, primo cittadino di Agropoli. Che vi fossero seri problemi di tenuta, questo lo si percepiva già dal primo anno di mandato, ma col passare del tempo, quella che era solo una sensazione, è diventata un’amara certezza. Troppi scollamenti, un’apatica indolenza amministrativa dei vari assessori nominati dal sindaco, hanno fatto di questa compagine un barcone alla deriva, governato solo dal comandante.
Uno stillicidio di consiglieri, pezzi da novanta, che dichiarano addirittura la propria lealtà a quello che loro considerano il vero “Deus ex Machina”, Franco Alfieri, come se l’interesse pubblico fosse sempre secondo a qualcosa o qualcuno. Allo stesso tempo utilizzano le piazze più che le stanze politiche per prendere le distanze dalle scelte del sindaco Coppola che comunque prova a tenere la barra dritta.
Eppure il rapporto tra lui e il suo predecessore sembra rasserenarsi: infatti Coppola pare abbia incassato l’endorsement da parte del sindaco di Capaccio Paestum e quello di Piero De Luca. Sarà lui il candidato alle prossime amministrative. Una notizia scontata se non fosse stato per l’interesse di qualcuno a diffondere voci differenti.
Infatti le coalizioni anti-Coppola, o quelli che aspirerebbero ad avere di più in termini politici e personali, vorrebbero ballare sulle ceneri della sinistra legata al primo cittadino e al Pd e cercano di serrare i ranghi.
Michele Pizza – Emidio Cianciola, quest’ultimo fuoriuscito dall’attuale maggioranza; Costabile Spinelli -Consolato Caccamo – Gisella Botticchio; Giovanni Basile; Franco Di Biasi – Elvira Serra, ex sindaco dell’attuale compagine voluta fuori dallo stesso PD a cui ha poi voltato le spalle cercando casa prima nella Lega e poi in Italia Viva. Questi i gruppi che stanno nascendo, a cui si aggiunge il duo La Porta – Mutalipassi.
In realtà, se l’amministrazione uscente non è unita, neanche questi schieramenti hanno già ben chiari gli obiettivi e vanno ancora alla ricerca della quadra. La destra, ad esempio, è spaccata e rischia di presentarsi con ben tre candidati. A Basile e Spinelli si affiancherebbe un altro nome che spunterebbe fuori dagli storici rappresentanti del centro-destra, Malandrino e Capo, e non è detto che non sia proprio l’ex consigliere comunale Emidio Cianciola che però sarebbe stato corteggiato anche da La Porta. Probabilmente soltanto con il nuovo anno si avrà un quadro più preciso.