A seguito della protesta dei Docenti dell’Istituto Camera di Sala Consilina che protestano contro l’Ufficio Scolastico della Regione Campania per la situazione ormai insostenibile delle Reggenze .
Gentilissimo Direttore,
Il 28 giugno del 1828, il Cilento una zona debole e periferica del Sud, prese l’iniziativa dell’azione politica e militare per reclamare alla monarchia borbonica la concessione della Costituzione. All’insurrezione presero parte i “briganti”, popolani e coraggiose donne, la cui presenza è la grande novità del Risorgimento italiano. L’insurrezione falli. Sappiamo come andò a finire. Oggi come allora, dobbiamo combattere noi cilentani un NAPOLICENTRISMO esasperato in tutti i sensi. Tutto questo, oggi come allora, viene dalle parti più remote della Campania, il nostro Cilento. Noi che avvertiamo il disagio, noi che soffriamo di desertificazione abitativa con la conseguente povertà educativa, a noi Docenti spetta un compito. Quello di agire. Non con le armi, ma facendo le nostre battaglie. Giusta la protesa dei colleghi dell’I.C Camera di Sala Consilina. Manca il Dirigente Scolastico con titolarità ed il corpo docente si ribella a tale momento di incertezza rinunciando alla presentazione di una lista di candidati alla carica di consiglieri per il Consiglio d’Istituto per il triennio 21/22 – 23/24. Con una nota stampa i docenti dell’istituto evidenziano come da ormai 10 anni si susseguono cambiamenti alla guida dell’istituto tanto da aver visto passare ben 7 reggenti in 10 anni. Una situazione che è comune a molte altre scuole del Vallo di Diano che si vedono private della presenza di un dirigente scolastico di riferimento nel tempo. Parte quindi da Sala Consilina la protesta contro l’ufficio scolastico regionale che continua ripetutamente negli anni ad assegnare reggenze alle scuole valdianesi. “Circa la metà degli istituti valdianesi – scrivono i docenti del Camera – sono da anni in reggenza, mentre i Dirigenti Scolastici originari o residenti nel Vallo, vengono nominati su sedi forestiere. Tale situazione provoca disagi e difficoltà agli alunni, al corpo insegnante ed al personale tutto”. Manifestando apprezzamento verso i dirigenti scolastici che guidano gli istituti con ruolo di reggenti, riconoscendo loro responsabilità e abnegazione, visto anche l’enorme impegno e sacrificio che devono affrontare in considerazione anche della distanza, sottolineano nel contempo come non possa essere negata ad un istituto comprensivo, nella sua complessità una guida, di indirizzo e di gestione, che assicuri una presenza giornaliera.
“Ai dirigenti reggenti – scrive il corpo docente nella nota – sicuramente vanno da noi tutti i più sentiti ringraziamenti per il lavoro profuso, ma è evidente che una singola persona non può essere contemporaneamente in più sedi con la necessaria presenza stabile. La situazione non è più civilmente accettabile in quanto la presenza di un dirigente titolare pensiamo sia un diritto di ogni comunità scolastica e quella che dovrebbe essere una eccezione limitata nel tempo, non può diventare una regola eterna. In considerazione di ciò – annunciano in conclusione – il corpo docente del I.C. Camera non parteciperà ai lavori della prossima Consiliatura del Consiglio di Istituto, perché chiediamo che il nostro, insieme a tutti gli Istituti Scolastici del Vallo nelle medesime difficoltà, abbiano una risposta attesa da decenni e sicuramente un maggiore rispetto”. Non mi resta che un grande plauso per i colleghi dell’I.C. Camera di Sala Consilina. Una protesta giusta e pacifica, un processo di riappropriazione educativo-sociale e culturale ma soprattutto una particolare attenzione alle nuove generazioni.
Roberto Scola