Giornata intensa nel salernitano per il garante campano dei detenuti che si è recato nella prima mattina presso il carcere di Vallo della Lucania dove sono presenti 44 detenuti, e nell’ora di pranzo e nel pomeriggio presso l’ICATT (Istituto a custodia attenuata per tossicodipendenti) di Eboli dove sono presenti 45 detenuti.
A Vallo della Lucania, si è concluso il corso di Operatore Ambientale Fluviale. Il corso è stato espletato dal Corpo di Guardie Ambientali N.I.T.A. Coordinamento Provinciale di Salerno ODV in collaborazione con il Ministero di Giustizia, Casa Circondariale di Vallo della Lucania, approvato dal provveditorato.
Il corso è iniziato da mese di Luglio e terminato ad Ottobre, con esame verbale ed assegnazione degli attestati Operatori Fluviali I livello. Gli esami sono stati tenuti dal Co.e Prov. SA Giuseppe Di Somma e dal Vice Co.e Simona Bonora con la presenza della Direttrice dell’istituto penitenziario Caterina Sergio e del garante regionale dei detenuti Samuele Ciambriello.
“Questo corso di formazione è stato concepito per dare uno strumento fondamentale mirato alla operatività, perché un tradizionale corso nozionistico troverebbe, poi, difficile far operare gli eventuali detenuti che riusciranno a beneficiare di permessi per poter svolgere in pratica quanto appreso durante il corso. Infatti, si sono utilizzati molti filmati per trasmettere non solo nozioni, ma informazioni tecnico pratiche per l’applicazione di quanto imparato. Ci auguriamo di dare seguito alla seconda fase del progetto incardinato da protocollo di intesta dal Ministero, dove la direzione del carcere e la direzione del Corpo di Guardie Ambientali NITA, il provveditorato ed il garante regionale e non per ultimo, l’Ass. all’ambiente con la partecipazione del Comune di Agropoli, possa consentire lo sviluppo di quanto progettato e programmato.” Queste le parole del coordinatore provinciale Di Somma e del Garante dei detenuti Ciambriello.
Ad Eboli, il garante è stato accolto dalla Direttrice del carcere Concetta Felaco, dall’area educativa e da una delegazione dell’area sanitaria e da 3 detenuti che hanno cucinato e consumato insieme agli ospiti il pranzo. Successivamente, nella sala teatro del carcere, il garante ha potuto ascoltare le criticità, le speranze, le progettualità dei diversamente liberi ristretti in questo istituto a custodia attenuata.
Per il garante Ciambriello: “in questi due istituti occorre una presenza costante della Magistratura di sorveglianza, la possibilità di espletare all’esterno del carcere art 20 ter o 21 per lavori di pubblica utilità o socialmente utili. Mi auguro che enti locali, operatori del privato sociale, imprenditori, possano essere sensibili a progetti di inclusione socio lavorativa per i detenuti di questi istituti.”