Oramai è noto a tutti che dal primo gennaio del 2023 si passerà definitivamente dal mercato a maggior tutela a quello libero. Non si tratterà di un’opzione ma di un vero e proprio obbligo, dopo svariati rinvii che hanno spostato la deadline nel corso degli ultimi anni. Nelle ultime settimane, però, il governo sta studiando una deroga alla liberalizzazione per i clienti fragili o anziani, un tema che merita un approfondimento.
Le informazioni da conoscere sul mercato libero
Per prima cosa occorre comprendere come funziona il mercato libero, che prevede una libera concorrenza fra i player e i fornitori che agiscono al suo interno. In pratica, i fornitori non devono rispettare i prezzi imposti dall’ARERA, ma possono proporre un proprio listino concorrenziale, per attirare nuovi clienti e per strapparli ai competitor.
Ovviamente, con il passaggio al mercato libero è previsto per l’utente un cambio di fornitore il quale dovrà appunto appartenere a questo nuovo mercato. A tal proposito è possibile informarsi online su alcune pagine per sapere tutto riguardo i passaggi, e i tempi necessari per poter effettuare il cambio di fornitore di energia elettrica, così da organizzarsi per tempo. Quella del passaggio al mercato libero si tratta di una soluzione conveniente, dato che così si ha la possibilità di risparmiare, anche a fronte dei recenti rincari imposti dall’ARERA nel mercato a maggior tutela.
Da sottolineare il fatto che già oggi è possibile effettuare il passaggio, visto che il mercato libero è oramai attivo da svariati mesi. Nel prossimo paragrafo, invece, andremo a scoprire le novità relative alle possibili deroghe per anziani e utenti fragili.
Le possibili deroghe per utenti fragili e anziani
Dal 2023 il mercato a maggior tutela chiuderà per sempre i battenti, con il mercato libero che diventerà per tutti l’unica opzione disponibile. Di contro, il governo starebbe riflettendo sulla possibilità di concedere una deroga agli utenti fragili e agli anziani: ovvero gli unici soggetti che, nei piani, potrebbero mantenere ancora il diritto di scelta, e quindi la possibilità di aderire al mercato a maggior tutela. Questo per via del fatto che alcune categorie di persone potrebbero trovarsi in difficoltà con il passaggio, come nel caso degli individui in terza età.
Ad ogni modo, per correttezza, va specificato che il passaggio al mercato libero non è poi così complicato, a patto di gestirlo per tempo, quindi muovendosi in anticipo senza aspettare la fine del 2022. Il consiglio è di valutare questa opzione, perché cambiare adesso vuol dire iniziare a risparmiare sin da subito sugli importi in bolletta e sulle spese energetiche in casa. Ritornando alle possibili deroghe, siamo ancora lontani da una definizione precisa, dato che l’ARERA ha già mosso delle critiche al progetto, ritenendolo poco chiaro.