L’esempio di Caggiano: la mensa a chilometro zero funziona con il baratto

La mensa a "metro zero e zero rifiuti" ha già ottenuto importanti riconoscimenti ed è divenuta un esempio da seguire

Di Redazione Infocilento

CAGGIANO. A Caggiano una mensa a chilometro zero che funziona con il sistema del baratto. L’iniziativa si è rinnovata anche quest’anno visto il successo e la soddisfazione per la qualità del servizio. Questo tipo di organizzazione piace anche oltre i confini territoriali, tant’è che in molti la prendono come riferimento.

Ma come funziona la mensa a chilometro zero? “Il genitore che ad esempio ha un uliveto – spiega il sindaco Modesto Lamattinagrazie ad una convenzione che abbiamo fatto con tutti i frantoi della nostra zona, quando porta le sue olive per la molitura conferisce al titolare del frantoio l’incarico di mettere da parte un certo quantitativo di olio da consegnare al Comune per la mensa scolastica. Il prezzo dell’olio viene poi scalato dalla retta della mensa della famiglia del bambino che lo ha fornito e lo stesso discorso vale anche ad esempio per i pomodori, per le patate e per i legumi ognuno dei quali ha un determinato prezzo al chilo”.

Il progetto “Mensa a metro zero e zero rifiuti” nel 2019 ha vinto il premio del Ministero dell’Ambiente “Vivere a spreco zero”

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