Rapporti tra coop e politica a Salerno: Zoccola conferma i legami

Dopo il terremoto giudiziario delle scorse settimane Zoccola svela i legami tra coop e politica e fa i nomi

Di Redazione Infocilento

Dopo il terremoto giudiziario che ha interessato Salerno e ha portato all’arresto dell’ex assessore e consigliere regionale Nino Savastano, continuano gli interrogatori volti a chiarire il presunto “sistema” relativo a rapporti tra cooperative e politica. La lettura dei verbali relativi agli interrogatori dell’imprenditore Fiorenzo “Vittorio” Zoccola fa emergere l’esistenza di legami piuttosto stretti tra le cooperative sociali e amministratori e politici locali.

Zoccola ha fatto nomi e cognomi di coloro che al momento non risultano indagati, che avrebbero “rappresentato” ogni singola cooperativa all’interno del consiglio comunale di Salerno. Gli investigatori vogliono fare chiarezza su questa vicenda e avere riscontri, prima di arrivare a delle conclusioni, sulle dichiarazioni rilasciate dal ras delle coop nei suoi interrogatori.

Intanto Savastano chiarisce che “Non ho fatto nessun accordo con Zoccola. Zoccola, presidiava, insieme ad altre persone delle cooperative il Comune”. Il consigliere regionale ha spiegato nel corso dell’interrogatorio di garanzia al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Salerno, non solo i suoi rapporti con Fiorenzo Zoccola e le cooperativa ma anche come svolgeva il suo ruolo di assessore all’epoca dei fatti e di come il suo agire era solo per il bene dei lavoratori.

“Molte persone delle cooperative venivano da me preoccupate di perdere il lavoro dopo tanti anni. Io mi sono impegnato, ho cercato di essere attento rispetto alle procedure che il Comune portava avanti”. Savastano ha chiarito al Gup di non aver mai chiesto a Zoccola di fare nulla con le cooperative sociali.

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