Vallo di Diano e Alburni: tirocini per favorire l’inclusione sociale di minori e famiglie

Presentato Il progetto “Centro Territoriale I.T.I.A.” del Consorzio Sociale Vallo di Diano, Tanagro e Alburni

Di Comunicato Stampa

Un momento di confronto tra attori istituzionali e mondo dell’informazione, questa mattina promosso dal Consorzio Sociale Vallo di Diano Tanagro Alburni, nella saletta adiacente al Bar Coppola, in via Tressanti (ex tribunale) per la presentazione del progetto “Centro Territoriale I.T.I.A.” (Intese Territoriali di Inclusione Attiva) promosso dall’Ambito Territoriale S10 Consorzio Sociale Vallo di Diano Tanagro Alburni che sarà realizzato dalla Cooperativa sociale “Il Sentiero” con sede a Teggiano, tra gli enti attuatori del progetto.

La Cooperativa Il Sentiero è soggetto attuatore dell’azione A ossia Servizio educativo domiciliare e territoriale; il progetto prevede inoltre le azioni B – Percorsi di empowerment e C – Tirocini finalizzati all’inclusione sociale. Ad illustrare il progetto nel dettaglio il direttore tecnico del Consorzio, Antonio Florio con l’intervento di don Vincenzo Federico e di Fiore Marotta della Cooperativa Il Sentiero. 

Il progetto  “Centro Territoriale I.T.I.A.” (Intese Territoriali di Inclusione Attiva) ha lo scopo di sostenere i problemi di famiglie in condizioni di difficoltà e fragilità.  L’Azione A, realizzata dalla Cooperativa Il Sentiero, prevede non solo percorsi di sostegno scolastico ed educativo, ma anche laboratori di Informatica, di Musica, di Teatro, attività di Campo Estivo. I destinatari sono 200 minori e rispettivi sistemi familiari residenti nei 19 Comuni dell’Ambito Territoriale S10 che vivono in situazioni di rischio tali da favorire l’insorgenza di problematiche relazionali, di situazioni di emarginazione sociale e di devianza. Il Servizio, può essere rivolto anche verso persone adulte che presentino ritardo cognitivo e mancanza di autonomia personale. 

Soddisfatto il presidente del Consorzio Sociale Vallo di Diano Tanagro Alburni, Vittorio Esposito ed il membro del Cda, Marzia Manilia. “Il Servizio di Educativa Domiciliare (S.E.D) si rivolge ai minori in situazione di disagio con lo scopo di integrare e rafforzare il percorso di vita delle famiglie, in un’ottica di sostegno alla genitorialità. Gli obiettivi del S.E.D sono: la prevenzione del disagio nei contesti familiari fragili, il sostegno delle figure genitoriali per ristabilire il migliore equilibrio del nucleo familiare, la promozione di forme di relazione per favorire l’autonomia e l’integrazione. Il Servizio di educativa domiciliare si propone di supportare il minore attraverso diverse attività quali svolgimento dei compiti scolastici, giochi, accompagnamento verso la vita relazionale e sociale del territorio. Le finalità dell’intervento sono. Il supporto dei genitori nella loro funzione educativa; l’attivazione di un legame e collegamento tra il nucleo familiare e gli altri soggetti che hanno in carico il minore, quali la Scuola e i Servizi Sociali; rinforzare l’azione dei genitori senza deresponsabilizzarli. Al S.E.D. si accede tramite richiesta inoltrata dalla famiglia interessata. II destinatari sono minori che vivono in contesti familiari privi di risposte educative efficaci.

Il coordinatore del progetto e i servizi sociali di appartenenza in accordo con i genitori definiscono giorni ed orari delle attività svolte a cura di educatori professionali. Il S.E.D. prevede un incontro periodico tra il Coordinatore di progetto, educatori e Servizi Sociali” ha affermato il Presidente Esposito ringraziando tutto il Consiglio di amministrazione: Domenico Barba, Antonio Filpo, Marzia Manilia, Francesco Manzolillo ed il direttore del Consorzio, Antonio Florio per il nuovo corso impostato dalla struttura consortile.

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