CAMEROTA. Parcheggio abusivo a Camerota, arriva la decisione della Corte di Cassazione. I fatti riguardano l’occupazione di un’area a Lentiscelle per realizzare un parcheggio a servizio dei bagnanti. I fatti risalgono all’agosto del 2014.
Parcheggio abusivo a Camerota: i fatti
Una società del posto che aveva in concessione un tratto di spiaggia, stando alle accuse, aveva realizzato un parcheggio nella località costiera di Camerota senza un valido titolo confessorio e quindi abusivo.
Nello specifico un’area pubblica era stata delimitata con una staccionata in legno accessibile tramite due varchi con sbarre manuali.
Il processo
Il caso era finito in Tribunale con diverse contestazioni ai danni di uno dei soci della società responsabile della realizzazione del parcheggio abusivo a Camerota e di un tecnico comunale.
In appello reati prescritti ad eccezione appunto dell’occupazione abusiva, per la quale era stata emessa sentenza di condanna. Si era poi arrivati in Cassazione per contestare le decisioni dei giudici: secondo chi aveva realizzato il parcheggio le opere erano solo temporanee e di modesta entità. Non solo: la difesa ha portato sul tavolo dei giudici la determina con cui gli uffici comunali disponevano la concessione di una porzione di demanio.
Gli ermellini, però, hanno deciso diversamente: confermata dunque la condanna a due mesi e l’ammenda di 100 euro al socio della società responsabile della realizzazione del parcheggio abusivo a Camerota. Ma non solo: condannato per falso il responsabile dell’ufficio preposto poiché nella determina di concessione aveva usato la locuzione “sentiti gli uffici competenti”; ciò di fatto non ha trovato riscontro. Per lui la pena è di otto mesi (sospesa).