L’arresto del consigliere regionale Nino Savastano (leggi qui) ha delle conseguenze sul piano politico anche nel Cilento. Il sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri, era tra i sostenitori di Savastano e con lui anche altri politici locali, tra cui il primo cittadino di Agropoli Adamo Coppola.
Savastano, quindi, era risultato il riferimento in Regione degli amministratori cittadini, che a lui si erano rivolti anche per risolvere l’atavico problema della posidonia spiaggiata. A ricordarlo Giovanni Basile, candidato sindaco di Agropoli, che non risparmia accuse al primo cittadino in carica ricostruendo la vicenda: «Savastano fu accolto in pompa magna presso la casa comunale. Poi giunse il momento di Picarone. Questi con un abile gioco delle tre carte hanno fatto vedere al Sindaco credulone i soldi per portare via le alghe da Agropoli – ricorda Basile – Il buon Coppola, cascatoci in pieno e tutto contento annunciò al Tg3 regione che i soldi c’erano e che di lì a poco della Posidonia ne sarebbe rimasto il ricordo“.
“Nell’ultimo consiglio comunale il nostro è costretto a confessare che in realtà i famosi 500.000€ non sono stati dati al comune – osserva Basile – La regione Campania ha detto: il comune di Agropoli li anticipa e poi noi li rimborsare. Cosa che, per un comune con le casse vuote, è praticamente irrealizzabile“.
“Questo è il risultato della politica che si genuflette e che mortifica un territorio. Questo è il risultato della politica che antepone il carrierismo e gli interessi propri al bene della collettività. Agropoli merita di più“, conclude.