Il presidente dell’Unione dei Comuni Paestum – Alto Cilento, Franco Alfieri, ha deciso di candidare quest’area della provincia salernitana ad ospitare una tappa del Giro d’Italia. L’amministratore cilentano lo aveva già fatto nel 2012 quando rivestiva la carica di sindaco di Agropoli. In quell’occasione, con una lettera inviata all’allora direttore de “La Gazzetta dello sport”, Andrea Monti, avanzò richiesta per la città che guidava.
Le tappe del Giro d’Italia ad Agropoli
La proposta non fu del tutto inevasa poiché la più importante gara ciclistica del Belpaese transitò ad Agropoli l’anno successivo (2013) e cinque anni dopo (2018).
In realtà andò decisamente meglio nel 1984: in quell’occasione Agropoli non fu soltanto sfiorato dalla carovana rosa, ma tappa di arrivo e partenza della corsa (vinta poi da Moser).
La proposta
Ora è intenzione dell’Unione dei Comuni poter ridare al Cilento il Giro di Italia organizzando una tappa che parta da Paestum e, transitando per Agropoli, raggiunga anche gli altri centri del comprensorio.
La scelta dell’Ente con sede a Torchiara entra nell’ottica di una promozione del territorio, considerata anche l’attenzione mediatica che viene rivolta al giro. Paestum, poi, è la porta del Cilento e del Parco Nazionale, ospita una zona archeologica di rinomanza mondiale, è a poca distanza dall’antica Elea.
I paesaggi che i ciclisti attraverserebbero, inoltre, risulterebbero particolarmente suggestivi, tanto da rendere ancora più gradevole per gli appassionati seguire in tv la gara.
La possibilità che il Cilento ospiti una tappa del Giro d’Italia cancellerebbe anche le polemiche dell’ultimo anno, quando la carovana rosa toccò solo l’area nord della Campania, escludendo tutte le altre regioni del Sud Italia.